Una cosa molto bella della new wave fu che persino i generi già antichi allora potevano essere recuperati in una nuova veste, non necessariamente rivoluzionaria ma comunque trasposta sotto una lente che illuminava i ragazzi d'allora verso forme fresche, coinvolgenti e spontanee. Così successe ai Gun Club, che su questo primo incendiario album svolgevano una missione affine a quella dei CRAMPS; prendere il blues e il rockabilly dei primi '60, dargli fuoco e lanciarlo alla massima velocità. La lunga mano del punk si insinuava e faceva il resto. Il capitano della banda, Pierce, era un istrione biondo dalla voce quantomeno atipica: tutt'altro che intonato, cantava con ossessiva monocromaticità, fra l'esagitato e lo psicopatico, calamitando l'attenzione in mezzo ad una selva di slides, ritmi selvaggi e schemi blues trasfigurati. Gli anthem migliori di Fire of love suonano ancora molto freschi oggi: l'entrata di Sex beat resta probabilmente il vertice espressivo dei GC, con quei 4 accordi che circolano ossessivi, evocanti una sparatoria da saloon degna dei film country & western. Subito dopo vengono She's like heroin to me, Ghost in the highway, indubbiamente i più folli del lotto. Ma la scrittura e l'esecuzione resta brillantissima anche in pezzi più meditati come Jack on fire e Cool drink of water. Le influenze erano facilmente riconducibili fin dai tardi anni '50, ma quella che i GC stessi eserciteranno su bands di successo di oggi (vedi WHITE STRIPES) sarà debordante.
The Gun Club - Preaching the blues
Tracklist:
01. Sex Beat
02. Preaching the Blues
03. Promise Me
04. She's like Heroin to Me
05. For the Love of Ivy
06. Fire Spirit
07. Ghost on the Highway
08. Jack on Fire
09. Black Train
10. Cool Drink of Water
11. Goodbye Johnny
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1 commento:
Alla memoria di Jeffrey Lee Pierce.
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