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28 marzo 2011

Cut - Annihilation road #2010

Che cosa devono fare ancora i Cut per meritarsi quel posto d’onore nell’underground italico che oramai gli spetta di diritto? Forse la risposta è proprio questo Annihilation road, quinto album vero e proprio, edito da Go Down Records (etichetta attenta a certe sonorità “infuocate”) che testimonia uno stato di grazia in crescendo e una vena r'n'r sempre più personale e selvaggia. Non era bastato Rare bones del 2003, osannato da stampa specializzata e nemmeno quel mezzo capolavoro di A different beat del 2006 sponsorizzato dall’etichetta indie per eccellenza (Homesleep Records). Solo la prova live avrebbe dovuto aprire ai bolognesi le porte del paradiso, vista la predisposizione del trio a suonare come se fosse sempre l’ultima volta. Invece nulla, nemmeno sudore, passione e ottime canzoni al fulmicotone hanno dato a Cesare quel che è di Cesare. Ma qualcosa potrebbe cambiare, perché i Cut si sono spinti fino a New York per registrare questo disco, sotto la super visione dell’amico Matt Verta-Ray (chitarrista degli HEAVY TRASH di Jon Spencer) ed hanno affidato il mastering a Ivan Julian (vi dice qualcosa RICHARD HELL AND THE VOIDOIDS?). Un cambiamento che ha indubbiamente giovato e ha racchiuso in queste 14 devastanti composizioni tutta l’energia live di cui i Cut sono capaci. Sia che si parli della doppietta iniziale affidata alla title track Annihilation road e al nervosismo schizzato di Strange kind of feeling, passando per il r’n’r di scuola BLUES EXPLOSION The light, al blues notturno e ipnotico di Soul fire e ai consueti attacchi stop and go della migliore scuola post-punk di She gave me water. Per il sottoscritto i Cut sono da anni in quell’olimpo dove la gente vive e crede solo nel rock’n’roll. Spero possa essere cosi anche per voi dopo aver ascoltato questo strepitoso disco.

da Kalporz

Cut - Strange kind of feeling 


Tracklist:

01. Annihilation road
02. Strange kind of feeling
03. Awesome
04. She gave me water
05. All our dues
06. The light
07. Summertime
08. I don't mind
09. Misfit
10. Someone else's life
11. Smash the playground
12. Feels alright
13. Soul fire
14. Trouble (Clockwork blues)

Go Down records
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Myspace
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21 marzo 2011

Fall Out - Mondo criminale! #1988

 
La Guerra Fredda. Ma quanto ce la siamo sognata? Assaporato il gusto della guerra atomica fra le superpotenze fino all'ultimo, fino a che quel Muro misterico non se ne è svanito lasciando il mondo senza fantasia. Tutta quell'angoscia, quel terrore del domani, quell'ansia d'esser nullità di fronte agli atomi, quanto hanno contribuito all'immaginario apocalittico del punk radicale dei primi anni 80?
E' in questo fertile terreno (quanto puzza di no future!) che muovono i primi passi gli spezzini Fall Out e nell'ottantotto esordiscono per Cobra Records con questo lp strepitoso, che li piazza al di sopra della media, di per se già buona, delle punk band dell'epoca.
Le canzoni sono 10, tutte a mio avviso ottime. La prima, Fall out distruttore, si trova anche nei lavori precedenti della band, cantata in inglese e con uno stile più punk '77, mentre qui è più hc ed in italiano, è molto bella soprattutto per il testo che con poche frasi incisive narra il genocidio atomico di Hiroshima e Nagasaki. Altra canzone straordinaria è 1-2-3-4 chiodi giocata su un refrain quasi heavy metal, con un testo feroce e sarcastico sul "nazareno peccatore giudeo redentore", mentre la seguente Il funerale della terra spara velocissima la sua disperazione soffocata nella gola degli hibakusha.
E il disco continua così tra randellate hardcore e oscuri presagi punk, arricchito da una grafica molto bella e un disegno del Prof. Bad Trip, amico della band.

da DeBaser

Fall Out - Fall out distruttore

   
   
   
Tracklist:


a1. Fall out distruttore
a2. Colpo su colpo
a3. 1-2-3-4 chiodi
a4. Il funerale della terra
a5. Post mortem

b1. Il giorno della fenice/Farenheit
b2. Elettrokillers
b3. Immolazione/Fagociti
b4. Armageddon (atomtod)

Cobra records
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12 marzo 2011

Cabaret Voltaire - The original sound of Sheffield '78/'82. Best of #2002

Electronic music has come a long way since Cabaret Voltaire began mixing it up with machines in order to evade boredom. As primitive as Watson, Kirk, and Mallinder's early material sounds decades after conception, in the wake of countless movements within the form, nothing can take away from the fact that no one will ever approach the spectral wonder inherent in the group's early work. Just over a third of The original sound of Sheffield '78/'82 - the sister release to 2001's similarly titled anthology that covers 1983-1987 - overlaps with The living legends compilation, but this disc now acts as the first place to go for early Cabaret Voltaire. The living legends covered roughly the same period, collecting tracks from singles, EPs, and compilations. This one opens up the scope to consider the landmark (and vastly different) post-punk LPs Red Mecca and 2X45, and thankfully resists the unavoidable temptation of including large chunks from both. This compilation and the one that covers the era that followed form an excellent overview of the Sheffield group. Despite the fact that longtime fans might balk at the exclusion of equally immense moments like 2X45's Breathe deep, 8 crepuscule tracks' Sluggin' for Jesus, and Red Mecca's Sly doubt, there's simply too much prime material from this phase to cram onto one disc. For the unfamiliar who have grown tired of hearing about the group's influence upon a wide swath of electronic producers and groups, two discs that neatly summarize their startling greatness are now at the ready.

via Allmusic

Cabaret Voltaire - Nag nag nag


Tracklist:

01. Do the Mussolini (headkick)
02. The set up
03. Baader Meinhof
04. Nag nag nag
05. Silent command
06. No escape
07. This is entertainment
08. Obsession
09. Seconds too late
10. Split second feeling
11. Spread the virus
12. Yashar
13. Wait & shuffle
14. Loosen the clamp

Mute records
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10 marzo 2011

Sick For Rage - Sick for rage (demotape) #1998

Probabilmente l'ultimo disco della collezione di Raffaele che riesco a pubblicare: è la demotape omonima di questo oscuro quintetto torinese del quale non so proprio nulla. Sette brevi tracce di punk/hardcore non particolarmente originale o tecnico, ma farcite di quell'umore nero tutto piemontese che ormai abbiamo imparato ad apprezzare. Disperazione, malessere, disagio e grigiore: è tutto nelle liriche. Credo sia la loro unica produzione.
Grazie Raff!

Sick For Rage - Dispersi 


Tracklist:

a1. Torino CSC
a2. Vuoto
a3. Dispersi
a4. Pensiero leggero

b1. Avvenire
b2. Basta
b3. Ebrio (non so)

Autoproduzione
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9 marzo 2011

The Campus Tramps - T.F.F.T. #1997

1+2 records presents the newest offering of snotty vocals and great melodies from Britain's best rawk'n'roll punk band, Campus Tramps. This is Campus Tramps' 4th album, and second on 1+2. Formed in the early 90's, in Newcastle, with members of the legendary band 16 FOREVER, they recorded their first great ep for Knockout records, Germany. Campus Tramps are often used along with DEVIL DOGS, DMZ and LYRES to describe other bands' styles.

via Angry, Young and Poor

Campus Tramps - Don't push me around 


Tracklist:

*tracks 11-14 from Knocked out cold (7") #1994

01. Crash your party
02. Last night
03. Don't push me around
04. Feelin' alright
05. Spread it around
06. Number 1 band in town
07. I can't wait
08. Loser bar
09. Sounds like fun
10. Move on up
11. Knocked out cold
12. What I want (I get)
13. In the corner
14. Messin' up

1+2 records
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7 marzo 2011

Memento Mori - Memento mori (7") #2004

Nuova incarnazione dei CONFUSIONE, i Memento Mori suonano un hardcore con uno stile tutto particolare. A tratti riprendono le vecchie origini (velocità, disperazione e voce gridata) e in alcuni momenti sembrano fermarsi su sonorità più lente in cui la voce si ferma e analizza attimi con passione oscura. Dal 2003 hano suonato parecchie volte su e giù per lo stivale e hanno anche all'attivo un tour nei paesi dell'Europa dell'est. L'ultima loro fatica è un 7" pollici omonimo coprodotto da Zas Records e Agipunk.

da Lamette.it

Memento Mori - Il cuore dell'impero


Tracklist:

a1. Il cuore dell'impero
a2. Fine gioco
a3. Memento mori

b1. Morto un papa
b2. Golgota
b3. Freccia (NERORGASMO cover)

Agipunk/Zas records
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4 marzo 2011

Paolino Paperino Band - Bestie feroci (ep) #1994

Ultimi giorni, ultimi dischi e ultime parole, prima di una sospensione prevista (ma spero solo provvisoria) dell'attività del blog, dovuta ad un espatrio intercontinentale volontario. Con pochissimo tempo a disposizione e la testa da tutt'altra parte, oggi vi sgancio l'ultima fatica registrata dalla PPB: cinque tracce in bilico tra punk, rock e reggae, che grazie all'ironia e all'intelligenza dei testi, colgono alcuni degli aspetti più banali eppure significativi dell'Italia anni '90. Ringrazio Chuan per avermi inviato il rip del vinile in flac (che ho provveduto a convertire in mp3 per la comodità di voi viziatoni), dal momento che la mia copia è talmente ondulata da essere inascoltabile.

Paolino Paperino Band - Ics


Tracklist:

a1. Bestie feroci del circo
a2. Discotecaro

b1. Patata malata
b2. Carabiniere
b3. Ics

Aarghh!! records
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Myspace
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2 marzo 2011

Three Second Kiss - Everyday-everyman #1998

I TSK sono uno dei gruppi migliori nel panorama underground italiano; l'ambito in cui si muovono musicalmente a mio avviso non è facilmente definibile, dato che hanno comunque un modo molto "loro" di comporre... La scena cui si riferiscono è stata già delineata da gruppi come i JUNE OF 44, gli SHIPPING NEWS, gli SHELLAC e gli UZEDA, anche se questo non vuol dire che non si possano allargare quei confini (che già sembravano definiti!). TSK ci riescono dando la loro interpretazione, che risulta davvero molto personale e fantasiosa; hanno già un curriculum di tutto rispetto: sono tra i gruppi di punta dell'Indigena (etichetta e agenzia catanese gestita dagli Uzeda), un tour americano insieme ai JUNE OF 44, e un 12" stampato l'anno scorso per la Slowdime (sussidiaria della Dischord)...vi sembra poco?! Everyday-everyman è senza ombra di dubbio un gran bel disco, molto ben suonato e magnificamente registrato insieme a Ian Burgess; tutti i brani sono sicuramente di alto livello, mai scontati e d'impatto quanto basta; una collaborazione con Giovanna Cacciola (vocalist degli UZEDA) rende migliore un album già buono... Come si può definire la musica dei TSK...post-punk? Post-rock? Noise? Onestamente non lo so, so solo che si tratta di buona musica, e non di quella che ci propinano ogni mattina alla radio!!!

da Sodapop



Three Second Kiss - Pipeline


Tracklist:

01. Operation Dragon
02. Everyday-everyman
03. Wolf
04. Pipeline
05. I cried, you didn't listen
06. Rope
07. The first fire
08. Speak, it's so dark

Wide records
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Myspace/Official website
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