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29 marzo 2014

Eu O Declaro Meu Inimigo - "...nem mestres" #2013

Dalle calde spiagge di Recife 7 bombette di ardecore alla vecchia maniera, in bilico tra il thrash e il fast, più una cover nascosta di Drinking and driving (BLACK FLAG). I quattro pernambucani confermano quanto di buono avevano fatto sentire già nella prima uscita.


Eu O Declaro Meu Inimigo - Tripalium


Tracklist:

01. Tripalium
02. Mancha negra
03. Benedetti
04. Máquinas do sensível
05. Fortaleza de incertezas
06. Ni un día más
07. Morte motor

Self-released
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15 marzo 2014

Mucopus - The return of Mucopus (ep) #2011

I Mucopus nascono a Torino nel Luglio 1995, durante l’occupazione del Kinoz, da Paolo “Stocca” batteria, Claudio “Diazzi” chitarra, Roberto “Leovinci” basso e Danilo voce.
I Mucopus non sapevano suonare ma si chiusero nella cantina di El Paso Occupato per un anno fino al loro esordio dal vivo al Delta House di Torino nel 1996.
Dopo una serie di concerti negli squat della scena locale, registrano un demo tape di 10 brani nello studio di Maurizio “il gatto” (ex IFIX TCEN TCEN ex NERORGASMO). Purtroppo il demo va perduto. Alla fine del 1997 Danilo lascia il posto vacante. Dopo due sostituti durati pochi mesi ed un paio di concerti, trovano il nuovo cantante Pierpunk con il quale registrano un nuovo demo tape di 16 brani da Tino Paratore. L’attività live aumenta e alla fine del 1999 sono pronti 6 brani nuovi per la compilation Torino è la mia città, ma alla vigilia dell’entrata in studio, Paolo “Stocca” abbandona il gruppo, che si scioglie.
Durante l’estate 2011 dopo un concerto dei BAD BRAINS ed una foto scattata insieme a HR, torna la voglia di suonare con Danilo e reclutato Giuseppe “Azza”, nuovo grande batterista, registrano 8 brani del vecchio repertorio, 3 covers ed un brano nuovo di zecca.

da Mucopus


Mucopus - Ostile


Tracklist:

01. Ostile
02. Va a cagare
03. È vietato
04. Orgasmo infernale
05. Banana
06. Facile

Self-released
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7 marzo 2014

His Electro Blue Voice - Ruthless sperm #2013

Ruthless sperm. What’s in a name? A whole hell of a lot, actually. Sperm can ruin everything. Persistent little shits that fight their way to the prize. If just one soldier gets ahold of its egg of choice, things will break apart, bubble and mutate. A microscopic violence that leads to thirty plus pounds of sludge and flesh. Still, beauty tends to be the outcome after all this splashy mess and most parties find a happy, rewarding ending. Most parties. To the unfortunate others, the outcome can be more terrifying than anything dreamed up in a Polanski flick.
Italy’s His Electro Blue Voice follows a similar path to creation. Once the choice is made, it’s guaranteed the trip will be violent and unrelenting. Only the band doesn’t tell you up front which crooked path is gonna lead you to the finish line (at first, they may not even know). But whether it’s slathered in a thick glaze of neo-gothic guitar, an unexpected electronic pulse or leveled under a death trip full of panic inducing terror shrieks, His Electro Blue Voice have become masters at building soundscapes that leave brave listeners spent, soiled and with nothing positive on their mind.
On Ruthless sperm – His Electro Blue Voice’s debut full-length, after a string of collectible singles/EPs and an appearance on the Sub Pop 1000 compilation – they set their trajectories on a Kraut-driven rhythm; a haunting, cinematic wash or a mechanically-sound industrial thump. Thirty-plus minutes of shock-horror blasts, blaring cyber-synth attacks and that gloriously-repetitive STOOGEoid-meets-KILLING JOKE throb. The end result is a platter that’s as direct as it is deadly. Yet for all the bombast and bummer, His Electro Blue Voice still bring forth euphoric hooks and shards of shoegaze, if only to leave them strewn about within the mechanical wreckage. You can almost hear the sounds of the early 4AD roster in the grooves, left teetering between warped indie sensibility and creepy-crawl madness. Crazy sounding, but damned if it doesn’t stick in your head.
Ruthless sperm by His Electro Blue Voice: subtle as a construction site and precise like a leather gloved killer. This is the apocalypse. This is end times. Thankfully we get a decent soundtrack to go with it.

via Sub Pop


His Electro Blue Voice - Death climb


Tracklist:

01. Death climb
02. Spit dirt
03. Sea bug
04. Tumor
05. The path
06. Born tired
07. Red earth

Sub Pop records
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4 marzo 2014

Xtravagance Core - Cabaret Terror Balera #2008 + Pirati d'acqua calda #2012

Il progetto Xtravagance Core nasce nel 2004 dalla disgregazione del gruppo CUT LINERS (R.I.P.), Ni/gölas (voce) e Tosgh (chitarra) decidono di portare avanti le ricerche di stravaganza sonora comincate ad indagare nella ska/metal band. Il nuovo sound sarà guidato dalla voglia di fondere il suono punk/grind all'attitudine del cabaret e degli spettacoli da vilaggio turistico, in un'atmosfera surreale e senza senso. Nel 2006 si aggiunge al progetto Dudankamion (batteria), fissando definitivamente la sessione ritmica alla sonorità della band, che diviene così un trio nella sua ossatura centrale; tuttavia la formazione del gruppo non è fissa ed è in costante collaborazione con vari ed eventuali personaggi come predikatori "marcificati", ballerine mutanti, frustatrici frustrate, ladri di cotolette, in una festa di latrati, coriandoli, feed back, e trombette da compleanno.
Dopo alcuni anni di sperimentazione canina, nei quali le fila Xtravagance hanno vantato la partecipazione di personaggi laidi del calibro di Miguel al Marcificatore e Gigi al basso, nonchè dopo vari concerti che li hanno visti impegnati nel circondario dell'emilia romagna ma anche in alcune zone del nord italia, gli Xtravagance ritornano in pista con un nuovo membro fisso nella band, Simobe il Pistillo, che già aveva collaborato per moltissimi concerti; bimoSe suona la tromba e le tastiere, ma è anche un ottimo imbecille, degno quindi di essere il quarto cavaliere dell'Xtravaganza!
Dopo la pubblicazione del loro primo album chiamato Cabaret Terror Balera, nonchè dell'edizione speciale Il Seg(c)reto dell'Intestino Crasso, nel 2012 gli Xtravagance Core pubblicano su vari market digitali un disco live di 15 brani, intitolato I Pirati d'Acqua Calda, registrato durante il concerto piratesco del Freak Festival al Beky Bay di Bellaria I. Marina (20/08/10)

da Xtravagance Core



Xtravagance Core - Io credo in peace


Cabaret Terror Balera #2008
Tracklist:

01. Io credo in peace
02. Questa vita non mi piace
03. Di denara
04. Frullati di droga a colazione
05. Skatolette di sæ(i)tan
06. La birra mi ha reso futile
07. Luigi Giorella (giocherella qua e là)
08. Mondo felice

Self-released
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Pirati d'acqua calda (live) #2012
Tracklist:

01. Mettigli il sifone a Binks
02. Frullati di droga a colazione
03. La birra mi ha reso futile
04. Shakira insegnami a danzar
05. Di denara
06. Skatolette di sæ(i)tan
07. Questa vita non mi piace
08. È arrivato LEFBI
09. Zuppa di mafia
10. La basetta del cagnuso
11. La brum del mmh
12. E ballo il twist
13. Bumbalé
14. Chi è Lord Brugard?
15. Il passato di Lord Brugard

Self-released
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