Ancora un dischetto della serie "In prima fila" che stavolta ci catapulta nel profondo Friuli, Udine per la precisione. Come suggerisce la foto in copertina, il legame con le proprie radici e la propria terra è l'elemento che contraddistingue da sempre la biografia degli Inzirli. E si badi bene, qui non si parla di nazionalismo o feccia simile, ma di un ragionamento che capovolge esattamente l'idea di confine; partire dai propri luoghi, quindi, per poi scoprire e farsi influenzare da tutti gli altri o come dicono loro stessi nel foglietto allegato: "Le storie minorizzate, come quella friulana, servono per liberarci dai legami dei percorsi dominanti, dalle culture vincenti, dalle lingue di stato. Vivere un'esperienza nomade senza ipocrisie, cosciente che ciò che si è, per quanto 'minore' o 'infelice', è il punto di partenza per una liberazione di tutti".
Da qui anche la decisione di adottare il dialetto friulano nella maggior parte dei loro brani (caso raro se non unico nell'Italia panc). La discografia dei Vertigine (trad. it.) è abbastanza breve, una tape, due 7" e la partecipazione ad una compilation internazionale, ma sufficiente a riempire un'antologia completa che potete scaricare dal blog di Milio. Musicalmente, invece, le tre tracce che compongono il 7" in questione sono un particolarissimo ibrido di new wave, emocore e folk (non fosse altro che per l'utilizzo - non convenzionale - di strumenti tradizionali come l'armonica, la fisarmonica e la tromba). Oltre alla ritmata e strumentale El Cordobes (registrata nel 1993), i testi confermano il rapporto di amore-odio che lega questi 4 anarchici selvatici alla loro terra natìa.
Una bella storia. Consigliati.
Da qui anche la decisione di adottare il dialetto friulano nella maggior parte dei loro brani (caso raro se non unico nell'Italia panc). La discografia dei Vertigine (trad. it.) è abbastanza breve, una tape, due 7" e la partecipazione ad una compilation internazionale, ma sufficiente a riempire un'antologia completa che potete scaricare dal blog di Milio. Musicalmente, invece, le tre tracce che compongono il 7" in questione sono un particolarissimo ibrido di new wave, emocore e folk (non fosse altro che per l'utilizzo - non convenzionale - di strumenti tradizionali come l'armonica, la fisarmonica e la tromba). Oltre alla ritmata e strumentale El Cordobes (registrata nel 1993), i testi confermano il rapporto di amore-odio che lega questi 4 anarchici selvatici alla loro terra natìa.
Una bella storia. Consigliati.
Inzirli - El Cordobes
Tracklist:
a1. Salvadi
b1. Badaluc
b2. El Cordobes
Circus/Blu Bus
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a1. Salvadi
b1. Badaluc
b2. El Cordobes
Circus/Blu Bus
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