Quanto gli Hiroshima Mon Amour di Teramo siano legati a filo doppio con il cosiddetto post-punk è dichiarato, oltre che dal nome (rubato a una straordinaria canzone degli ULTRAVOX!) e dalla grafica "anni '80" della elegante copertina, anche dalla scelta del brano di apertura di questo suo secondo cd, una cover di Siberia dei DIAFRAMMA. Proprio la band di Federico Fiumani, e precisamente le sue prime incarnazioni (quelle che ebbero come cantanti prima Nicola Vannini e poi Miro Sassolini) sembrano essere la principale ispirazione di Carlo Furii e Antonio Campanella, che seppure con minore enfasi drammatica e con un impatto meno ruvido mirano a riprodurre l'espressività cupa, malinconica e intrisa di malessere esistenziale tipica di certo rock italiano di una ventina d'anni fa; il tutto in qualche modo enfatizzato dal canto piuttosto crudo e poco incline alle melodie convenzionalmente intese, magari un po' spigoloso, ma senz'altro adatto a rimarcare la fascinosa tensione delle musiche.
da Il Mucchio Selvaggio
da Il Mucchio Selvaggio
Hiroshima Mon Amour - Nume
Tracklist:
01. Siberia (DIAFRAMMA cover)
02. Lontani da una città di luci
03. Risveglio
04. Presenze
05. Nemesi
06. Nume
07. Dietro la porta
08. Dedicata
09. Su piano
10. Motel
Ghost rec
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Myspace/Official website
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Tracklist:
01. Siberia (DIAFRAMMA cover)
02. Lontani da una città di luci
03. Risveglio
04. Presenze
05. Nemesi
06. Nume
07. Dietro la porta
08. Dedicata
09. Su piano
10. Motel
Ghost rec
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2 commenti:
che il nome sia preso dal film di resnais, invece (da cui gli ultravox presero a loro volta il nome della canzone)?
sembrerebbe molto più logico anche a me..
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