Frontiera è la linea di demarcazione tra l'incantesimo del vivere e la consapevolezza del ciclo vitale. Forse l'unico confine reale, perciò rimosso, simbolicamente dissimulato in un ordito di codici e rituali che ne stemperano - ne equivocano - il senso. Che pure resta, come un brontolio ai margini del frastuono. La morte quindi - evento biologico, cronologico e culturale, ingranaggio e carburante di vita - è la nota dominante di questo album di debutto dei Bancale, trio lombardo formato nel 2006 dal "nostro" Luca Barachetti (voce) e dal chitarrista Alessandro Rossi, raggiunti poi dal percussionista Fabrizio Colombi.
Già l'omonimo ep del 2009 ebbe modo di colpirci per l'intensità dei reading immersi in ordigni noise-blues, il "metodo" MASSIMO VOLUME portato ad un livello di esasperazione inedito, tra vibrazioni terrigne e visioni febbrili che semmai scomodavano punti di contatto coi BACHI DA PIETRA. In occasione del presente full lenght di debutto, quella calligrafia compie un significativo balzo in avanti, alza la temperatura dell'ossessione blues fino al delirio controllato del post (echi palpabili FOR CARNATION) accogliendo turbamenti slow-core (tipo dei CODEINE scorticati) aprendosi poi a suggestive ancorché livide palpitazioni folk (dalla pregnante afflizione Will Oldham/Jason Molina).
E' tangibile il contributo di Xabier Iriondo, che del disco è produttore artistico: cartigli scabri di chitarra, elettroniche frastagliate, insomma la tipica calligrafia disturbante messa al servizio del sound, che arricchisce senza prevaricare. Tra i dieci episodi in scaletta, spiccano Megattera col suo ondeggiare tumultuoso, l'impeto sanguigno di Calolzio, la struggente inquietudine di Suonatore cielo e la torbida trepidazione della title-track. Una bella conferma.
da SENTIREASCOLARE 1.0
Tracklist:
01. Randagio
02. Un paese
03. Lago del tempo
04. Un corpo (giorno che scorna)
05. Calolzio
06. Frontiera
07. Megattera
08. Catrame
09. Cavalli
10. Suonatore cielo
Ribèss, Palustre, Fumaio records
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Già l'omonimo ep del 2009 ebbe modo di colpirci per l'intensità dei reading immersi in ordigni noise-blues, il "metodo" MASSIMO VOLUME portato ad un livello di esasperazione inedito, tra vibrazioni terrigne e visioni febbrili che semmai scomodavano punti di contatto coi BACHI DA PIETRA. In occasione del presente full lenght di debutto, quella calligrafia compie un significativo balzo in avanti, alza la temperatura dell'ossessione blues fino al delirio controllato del post (echi palpabili FOR CARNATION) accogliendo turbamenti slow-core (tipo dei CODEINE scorticati) aprendosi poi a suggestive ancorché livide palpitazioni folk (dalla pregnante afflizione Will Oldham/Jason Molina).
E' tangibile il contributo di Xabier Iriondo, che del disco è produttore artistico: cartigli scabri di chitarra, elettroniche frastagliate, insomma la tipica calligrafia disturbante messa al servizio del sound, che arricchisce senza prevaricare. Tra i dieci episodi in scaletta, spiccano Megattera col suo ondeggiare tumultuoso, l'impeto sanguigno di Calolzio, la struggente inquietudine di Suonatore cielo e la torbida trepidazione della title-track. Una bella conferma.
da SENTIREASCOLARE 1.0
Bancale - Cavalli
Tracklist:
01. Randagio
02. Un paese
03. Lago del tempo
04. Un corpo (giorno che scorna)
05. Calolzio
06. Frontiera
07. Megattera
08. Catrame
09. Cavalli
10. Suonatore cielo
Ribèss, Palustre, Fumaio records
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2 commenti:
Ommioddio ma non bastavano i Bachi da Pietra a smaronare? xD
fantastico!
Quest'estate andro' a vederli di sicuro!
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