Un capro che monta una BMX in copertina, il geniale titolo/dubbio amletico del brano d'apertura, il sample dal film culto Amore Tossico, il secondo lato che si apre con un omaggio agli dei della violenza in note, la chiusura affidata ad una serafica dichiarazione di intenti (“non posso essere tuo amico perché suoni in un gruppo metalcore”): tutto sembra rendere questo sette pollici un oggetto di culto, non ultimo il nome delle due band che si fronteggiano lungo i solchi del vinile.
Ammantati da un suono nero come la pece, i veterani Comrades offrono l’ennesima lezione di cattiveria grazie ad una doppietta da brividi lungo la schiena. Il primo brano è una delle cose più malvagie ascoltate di recente, uno tsunami capace di spazzare via la maggioranza dei concorrenti - più o meno diretti - e anche la seconda offerta sacrificale dei romani serba non poche emozioni, riprova del valore di uno dei pesi massimi italiani in campo grindcore. “Non avere più paura!”.
Di fronte a cotanta dimostrazione distruttiva, i Death Before Work giocano all’attacco sfoderando una robusta dose di fast-core, possibilmente più cattivo del solito, con un riffing serratissimo e stacchi da infarto. Forse i più fulgidi eredi dei purtroppo disciolti CRUCIAL UNIT, riportano alta la bandiera del primo crossover e lo fanno senza sovrastrutture o addolcimenti di sorta: pure schegge urticanti che si conficcano nella mente e lacerano la carne, approccio differente ma stessa potenza di fuoco dei compagni di split.
da [audio]drome
Ammantati da un suono nero come la pece, i veterani Comrades offrono l’ennesima lezione di cattiveria grazie ad una doppietta da brividi lungo la schiena. Il primo brano è una delle cose più malvagie ascoltate di recente, uno tsunami capace di spazzare via la maggioranza dei concorrenti - più o meno diretti - e anche la seconda offerta sacrificale dei romani serba non poche emozioni, riprova del valore di uno dei pesi massimi italiani in campo grindcore. “Non avere più paura!”.
Di fronte a cotanta dimostrazione distruttiva, i Death Before Work giocano all’attacco sfoderando una robusta dose di fast-core, possibilmente più cattivo del solito, con un riffing serratissimo e stacchi da infarto. Forse i più fulgidi eredi dei purtroppo disciolti CRUCIAL UNIT, riportano alta la bandiera del primo crossover e lo fanno senza sovrastrutture o addolcimenti di sorta: pure schegge urticanti che si conficcano nella mente e lacerano la carne, approccio differente ma stessa potenza di fuoco dei compagni di split.
da [audio]drome
Tracklist:
a1. Rather be dead (or Euronymous?)
a2. Born to pose/Scenesterrier
b1. Intro/Bored youth
b2. My saltafoss over your bones
b3. Thrashin' my religion
b4. Suicide is the solution
b5. My back hurts
b6. I can’t be friend with you because you play in a metalcore band
Stress To Death records
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Comrades myspace
Death Before Work myspace
Download here
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a1. Rather be dead (or Euronymous?)
a2. Born to pose/Scenesterrier
b1. Intro/Bored youth
b2. My saltafoss over your bones
b3. Thrashin' my religion
b4. Suicide is the solution
b5. My back hurts
b6. I can’t be friend with you because you play in a metalcore band
Stress To Death records
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Comrades myspace
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1 commento:
Che belle cose.
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