I Tronco sono un duo di Frosinone, chitarra e voce (Truculentboy), e batteria (Francesco). I Tronco sono sporchi come il post-punk più zozzo e rude, ma brillano di un’anima candida e disperata che vibra di pulsioni elettriche incontenibili. Escono fuori con il loro disco d’esordio Primo annuale e mezzo resoconto per la Sincope Records, indipendente con la “I” maiuscola che ha prodotto 77 copie del disco serigrafate e numerate a mano, in una veste grafica che ha il sapore genuino di qualcosa, prima di tutto, da possedere. Qualcosa da custodire gelosamente nella propria collezione, a prescindere dalla musica che contiene. Raro e di una semplicità disarmante come gli ep degli ALTRO disegnati da Alessandro Baronciani, con cui condividono non solo l’estetica applicata al prodotto/feticcio, ma anche un attitudine aggressiva a cuore aperto e sanguinante alla materia musicale. Un post-punk informe e caotico che scappa via a velocità sostenuta, fra slanci di distorsioni, urla di pancia e flussi di coscienza inarrestabili, come un gruppo punk che rotola giù per un burrone in preda alle urla.
I Tronco partono da una base punk d’impatto, elettrizzando il tutto con una sporca e massiccia dose di rock sudicio e distorto. Come il riff garage di Tronco o il caos beefheartiano di Stupendo, che suona come dei BUD SPENCER BLUES EXPLOSION immersi in una nebulosa acida. Primo annuale e mezzo resoconto è un compendio di garage rock sudicio e viscerale (Ex-9) che fra slanci punk (le lame affilate di Non so), geometrie post-punk (P) ed un anima garage blues sbilenca (gli umori altalenanti fra blues viscosi e sferragliate punk ipercinetiche racchiusi in Barattoli), compongono un esordio vivo e pulsante, come un cuore gettato a terra ed ancora palpitante di battiti aritmici e sistolici, sempre in bilico costante e ansiogeno fra l’equilibrio e la caduta. La cover di Noia dei CCCP posta sul finire, e riletta in chiave noise-core, chiude le danze e manda tutti a casa. Post-punk, post-rock, post-tutto.
da ilmucchio.it
I Tronco partono da una base punk d’impatto, elettrizzando il tutto con una sporca e massiccia dose di rock sudicio e distorto. Come il riff garage di Tronco o il caos beefheartiano di Stupendo, che suona come dei BUD SPENCER BLUES EXPLOSION immersi in una nebulosa acida. Primo annuale e mezzo resoconto è un compendio di garage rock sudicio e viscerale (Ex-9) che fra slanci punk (le lame affilate di Non so), geometrie post-punk (P) ed un anima garage blues sbilenca (gli umori altalenanti fra blues viscosi e sferragliate punk ipercinetiche racchiusi in Barattoli), compongono un esordio vivo e pulsante, come un cuore gettato a terra ed ancora palpitante di battiti aritmici e sistolici, sempre in bilico costante e ansiogeno fra l’equilibrio e la caduta. La cover di Noia dei CCCP posta sul finire, e riletta in chiave noise-core, chiude le danze e manda tutti a casa. Post-punk, post-rock, post-tutto.
da ilmucchio.it
Tronco - Ex-9
Tracklist:
01. Intro
02. Sempre
03. Tronco
04. Stupendo
05. Ex-9
06. P
07. Non so
08. Barattoli
09. Trapianto di pelle
10. Tristezza parte 2
11. Altro
12. Noia (CCCP cover)
13. E lascia stare
14. Buona fortuna
Sincope records
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Myspace
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Tracklist:
01. Intro
02. Sempre
03. Tronco
04. Stupendo
05. Ex-9
06. P
07. Non so
08. Barattoli
09. Trapianto di pelle
10. Tristezza parte 2
11. Altro
12. Noia (CCCP cover)
13. E lascia stare
14. Buona fortuna
Sincope records
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