Dopo un inizio d'anno all'insegna dell'hardcore nostrano, cambiamo completamente scenario e voliamo in Nuova Zelanda per conoscere quei quattro matacchioni degli Axel Grinders. Proprio come diversi anni fa, quando, attratto esclusivamente dalla copertina esoterica e casalinga, ho fatto mio questo vinile, rimango all'oscuro sulla biografia della band neozelandese che sembrerebbe non aver lasciato altre tracce del proprio passaggio sul pianeta oltre a questo 7" pubblicato dalla californiana Dionysus records. Inserito a sorpresa da quest'ultima nell'International Grunge Series, in realtà il vinile suona più come un concentrato di hard rock, proto-punk e space rock: dopo la triste ballata Apparatus of love, guidata dalla splendida e decadente voce della seconda chitarrista Reta Le Quesne, i nostri nel secondo lato abbandonano ogni velleità (soprattutto a livello vocale) e si lanciano, in uno stile che rimane a metà strada tra HAWKWIND, STOOGES e MOTÖRHEAD, nella furiosa psichedelia di Don't hurry/Be sappy. Niente male per delle meteore, nonostante il vinile rumoroso e il rip non esaltante.
Kiwi rock!
Kiwi rock!
The Axel Grinders - Don't hurry/Be sappy
Tracklist:
a1. Apparatus of love
b1. Don't hurry/Be sappy
Dionysus records
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Tracklist:
a1. Apparatus of love
b1. Don't hurry/Be sappy
Dionysus records
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