Evolutesi a power-duo dopo l'abbandono della chitarrista ormai a tempo pieno nei VERME, le Agatha si sono reinventate, allenandosi durante l'estate con tour in Nord Europa e passando poi in studio per realizzare questo vinile che esce in lussuosa edizione con copertina apribile sagomata. In alto le corna e le orecchie (da caprone) ben aperte.
Fatta di necessità virtù e ampliato l'arsenale di pedali ed effetti vari per supplire alla mancanza delle sei corde, le due hanno attuato anche un cambio di coordinate: meno ignoranza metallara, più lerciume noise/sludge, con giri di basso torcibudella macinati senza sosta e la voce che si adegua con toni cavernosi che mai si direbbero provenire dall'ugola di una gentile donzella. La batteria nemmeno si tira indietro e pur assecondando il mid-tempo dominante, non disdegna di sgranchirsi di tanto in tanto con tempi belli serrati. La varietà delle soluzioni è inevitabilmente limitata, ma a onor del vero non era neppure uno dei cavalli d battaglia della versione 1.0 della band, anzi, fatti i conti qui si contano più pezzi memorabili, fra cui è doveroso sognalare almeno l'apripista Mosh training, che evoca i CONCRETE di Bleedingrim facendosi subito amare e l'anthemica Punk explained to my mother. Direi che le ragazze le preferiamo così, meno divertenti ma più intriganti, impressione confermata anche vedendole dal vivo: si gigioneggia meno e si fa decisamente più sul serio. Horns up.
da Sodapop
Fatta di necessità virtù e ampliato l'arsenale di pedali ed effetti vari per supplire alla mancanza delle sei corde, le due hanno attuato anche un cambio di coordinate: meno ignoranza metallara, più lerciume noise/sludge, con giri di basso torcibudella macinati senza sosta e la voce che si adegua con toni cavernosi che mai si direbbero provenire dall'ugola di una gentile donzella. La batteria nemmeno si tira indietro e pur assecondando il mid-tempo dominante, non disdegna di sgranchirsi di tanto in tanto con tempi belli serrati. La varietà delle soluzioni è inevitabilmente limitata, ma a onor del vero non era neppure uno dei cavalli d battaglia della versione 1.0 della band, anzi, fatti i conti qui si contano più pezzi memorabili, fra cui è doveroso sognalare almeno l'apripista Mosh training, che evoca i CONCRETE di Bleedingrim facendosi subito amare e l'anthemica Punk explained to my mother. Direi che le ragazze le preferiamo così, meno divertenti ma più intriganti, impressione confermata anche vedendole dal vivo: si gigioneggia meno e si fa decisamente più sul serio. Horns up.
da Sodapop
Agatha - For whom the alarm tolls
Tracklist:
a1. Agatha - Take care of my carogna
a2. Autunn((O))
a3. Punk explained to my mother
a4. For whom the alarm tolls
b1. Mosh training
b2. The hard life of last minute lyric writers
b3. Un univers dans une tasse de thé
b4. Morrissey vs Slayer
Wallace/Basement City records
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Bandcamp
Download here
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a1. Agatha - Take care of my carogna
a2. Autunn((O))
a3. Punk explained to my mother
a4. For whom the alarm tolls
b1. Mosh training
b2. The hard life of last minute lyric writers
b3. Un univers dans une tasse de thé
b4. Morrissey vs Slayer
Wallace/Basement City records
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