Ne parlavamo all’epoca dell’indagine sulle Marche marce di questo trio di noise-rock addice, tirando in ballo nomi storici delle musiche che infiammarono NY intorno ai primi ’90. Gli sberleffi sarcastici di COWS e MELVINS, le chitarre insanguinate degli UNSANE, il (ehm) blues vomitato dei JESUS LIZARD – ma potremmo tirare in ballo LUBRICATED GOAT, HAMMERHEAD, DISTORTED PONY, GOD BULLIES e tutto il catalogo AmRep o Trance Syndicate – sono ancora le traiettorie principali del suono dei Lleroy, come accadeva all’epoca di Juice of Bimbo.
Nel mentre, però, qualcosa è cambiato a livello strutturale e compositivo. Un cambio di formazione che, a dirla tutta, non si nota affatto tanta e tale è la foga e la densità del suono con cui Chiara Bunker Antinozzi – sostituta del fuoriuscito Giacomo Zocca – si getta nella mischia. Un cambio compositivo che invece si nota eccome, ovvero il passaggio all’italiano: scelta apparentemente “paracula”, in realtà l’ennesima prova di come a certe sonorità si possa adeguare una scrittura non necessariamente ricalcata sui clichè a stelle&strisce, ma virata nell’italico idioma e trasfigurata in urla al vetriolo e cartavetrata a-melodica.
L’impatto sonoro è, se possibile, ancor più estremizzato rispetto all’esordio. Groovey e malefica, la musica dei tre acquista in portato post-hc e in ruvidezze post-noise, lanciandosi a rotta di collo lungo l’autostrada del dolore: Tignola, Ultimi sintomi, Dentro al cerchio sono un concentrato di aberrazioni vocali, bassi caterpillar, midtempo assassini, scatafasci strumentali e chitarre in fiamme, che innalzano un muro di doloroso suono in faccia all’ascoltatore. E quando rallentano – vedi la chiosa della lunga Omega999 – da maelstrom sonoro a disturbante liquidità black ambient, il disagio è se possibile ancora maggiore. Se solo fossero nati di là invece che di qua dall’oceano, i Nostri farebbero sicuramente parte del novero dei pigfuckers più feroci e sregolati. Però sono nati di qua, e noi ce li culliamo ben bene.
da SENTIREASCOLTARE
Lleroy - Dentro al cerchio
Tracklist:
01. Tignola
02. Cuorleone
03. Dentro al cerchio
04. Don Peridone
05. Soma
06. Ultimi sintomi
07. Merda nazionale
08. Omega 999
09. Pura grazia
Co-produced
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Bandcamp
Download here
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Nel mentre, però, qualcosa è cambiato a livello strutturale e compositivo. Un cambio di formazione che, a dirla tutta, non si nota affatto tanta e tale è la foga e la densità del suono con cui Chiara Bunker Antinozzi – sostituta del fuoriuscito Giacomo Zocca – si getta nella mischia. Un cambio compositivo che invece si nota eccome, ovvero il passaggio all’italiano: scelta apparentemente “paracula”, in realtà l’ennesima prova di come a certe sonorità si possa adeguare una scrittura non necessariamente ricalcata sui clichè a stelle&strisce, ma virata nell’italico idioma e trasfigurata in urla al vetriolo e cartavetrata a-melodica.
L’impatto sonoro è, se possibile, ancor più estremizzato rispetto all’esordio. Groovey e malefica, la musica dei tre acquista in portato post-hc e in ruvidezze post-noise, lanciandosi a rotta di collo lungo l’autostrada del dolore: Tignola, Ultimi sintomi, Dentro al cerchio sono un concentrato di aberrazioni vocali, bassi caterpillar, midtempo assassini, scatafasci strumentali e chitarre in fiamme, che innalzano un muro di doloroso suono in faccia all’ascoltatore. E quando rallentano – vedi la chiosa della lunga Omega999 – da maelstrom sonoro a disturbante liquidità black ambient, il disagio è se possibile ancora maggiore. Se solo fossero nati di là invece che di qua dall’oceano, i Nostri farebbero sicuramente parte del novero dei pigfuckers più feroci e sregolati. Però sono nati di qua, e noi ce li culliamo ben bene.
da SENTIREASCOLTARE
Lleroy - Dentro al cerchio
Tracklist:
01. Tignola
02. Cuorleone
03. Dentro al cerchio
04. Don Peridone
05. Soma
06. Ultimi sintomi
07. Merda nazionale
08. Omega 999
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