Dopo averci sedotto e riempiti di lusinghe, gli Inferno ci abbandonano proprio come in un vecchio film in bianco e nero. Indossati i caschi spaziali, salperanno per tornare sul loro pianeta in coincidenza con la fantomatica maledizione del 21/12/2012, tanto per essere sicuri che in quella data qualcosa di brutto accada. Intanto, però, si festeggia e si gode con l’ennesima abbuffata sonora offerta da una delle band più istrioniche e rutilanti che la scena italiana (e non solo) abbia saputo produrre da un decennio a questa parte. The fall and rise è a tutti gli effetti il miglior lavoro dei capitolini, oltre che l’ennesimo passo in avanti nell’evoluzione del loro particolarissimo cocktail di hardcore, grind, elettronica, attitudine sci-fi e follia sparsa a mo’ di parmigiano sulla pasta. I brani prendono immediatamente alla gola e non vi sono cedimenti in questa cavalcata che non disdegna brusche sterzate e improvvise accelerazioni stile montagne russe. Eel boots and the curse of the skinny horses può essere presa a perfetto paradigma di un album che fotografa al meglio lo stile funambolico degli Inferno e lo tramuta in puri fuochi d’artificio, gli stessi che da sempre rappresentano la miglior definizione possibile di una loro comparsa live. La caratteristica principale di The fall and rise sta nel raggiunto equilibrio tra caos e rigore scientifico, cioè tra intuito geniale e precisione tecnica nell’esecuzione, furia cieca e meticolosa ricerca dei suoni appropriati a darle voce, ironia anarchica e voglia di far le cose nel migliore dei modi. The fall and rise è uno di quei dischi da avere e di cui andare fieri, da far conoscere ai propri amici e, perché no, ai propri nemici, soprattutto quelli con i paraocchi e le orecchie mono-uso, incapaci di confrontarsi con scelte coraggiose e incroci inusuali. Gli Inferno hanno saputo riempire un vuoto e crearsi una nicchia unica, impossibile paragonarli a qualche altro gruppo in azione se non procedendo per ampie e spesso forzate semplificazioni, impresa ardua rimpiazzarli... Come si diceva, per ora si festeggia, ben certi che un giorno ci sveglieremo e troveremo un biglietto di saluti sul comodino, mentre un disco volante si allontana nel cielo. Ah, questi pirati spaziali...
da The New Noise
da The New Noise
Inferno - Charly Ziplock
Tracklist:
01. we are the romulans (intro)
02. CARTILAGO DELENDA EST
03. pituk kytup
04. EEL BOOTS AND THE CURSE OF THE SKINNY HORSES
05. CODENAME:RADARGIRL
06. MEET THE MEATBALLS
07. a maiden without irony pt.1
08. HALLS APOCALYPTUS
09. DEAD MAN WALKMAN
10. we are the samples
11. TUESDAY IS THE NEW MONDAY
12. in deep bogaard
13. a maiden without irony pt.2
14. CHARLY ZIPLOCK
Subsound records
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Download here
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Tracklist:
01. we are the romulans (intro)
02. CARTILAGO DELENDA EST
03. pituk kytup
04. EEL BOOTS AND THE CURSE OF THE SKINNY HORSES
05. CODENAME:RADARGIRL
06. MEET THE MEATBALLS
07. a maiden without irony pt.1
08. HALLS APOCALYPTUS
09. DEAD MAN WALKMAN
10. we are the samples
11. TUESDAY IS THE NEW MONDAY
12. in deep bogaard
13. a maiden without irony pt.2
14. CHARLY ZIPLOCK
Subsound records
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