I Sonic Youth si formarono durante la Noise Fest organizzata nel giugno 1981 al White Columns dal chitarrista Thurston Moore. Al fianco di Moore erano l'altro chitarrista Lee Ranaldo, proveniente dall'entourage di GLENN BRANCA, un'organista dell'ensemble di Branca, un batterista e la bassista Kim Gordon (ex studentessa d'arte a Los Angeles, compagna di Moore). Persa la tastierista, il quartetto assunse la sua forma definitiva.
Il primo ep, Sonic Youth, inauguro` la loro carriera all'insegna di una musica rock armonicamente degradata che mirava soprattutto a dipingere a tinte cupe l'alienazione nella metropoli post-industriale. Il loro paesaggio urbano e` dominato da un senso di horror, di claustrofobia, di tedio. Rispetto al "dark punk" britannico, che esplorava simili istanze in quegli anni, i Sonic Youth suonavano piu` scientifici e colti, grazie soprattutto all'influenza di Branca (le chitarre metallicamente scordate e le ripetizioni minimaliste), grazie al battito tribale della batteria e alla pulsazione viscerale del basso.
La drammaturgia "negativa" del complesso trovo` una sua prima compiuta espressione nel monologo onirico e lisergico di I Dreamed I Dream e nel festival di tablas della litania She Is Not Alone, nel funk metallurgico di Burning Spear, con fruscii elettronici di disturbo e un fitto scampanellare atonale, e nella ripetitivita` ipnotica alla Branca (ma con un percussionismo piu` "africano") di I Don't Want To Push It. La suite strumentale The Good And The Bad crea la suspense con lunghe, ossessive sequenze di accordi iterati che si susseguono come scariche di tensione nervosa, e con i battiti nervosi, convulsi della batteria e del basso; un'atmosfera d'incubo e di attesa che si spezza nel funk incalzante del finale.
Fin da quella prima prova il segreto dei Sonic Youth era nel modo in cui accordavano le chitarre, usando ogni sorta di combinazione di "tuning".
da Scaruffi
Il primo ep, Sonic Youth, inauguro` la loro carriera all'insegna di una musica rock armonicamente degradata che mirava soprattutto a dipingere a tinte cupe l'alienazione nella metropoli post-industriale. Il loro paesaggio urbano e` dominato da un senso di horror, di claustrofobia, di tedio. Rispetto al "dark punk" britannico, che esplorava simili istanze in quegli anni, i Sonic Youth suonavano piu` scientifici e colti, grazie soprattutto all'influenza di Branca (le chitarre metallicamente scordate e le ripetizioni minimaliste), grazie al battito tribale della batteria e alla pulsazione viscerale del basso.
La drammaturgia "negativa" del complesso trovo` una sua prima compiuta espressione nel monologo onirico e lisergico di I Dreamed I Dream e nel festival di tablas della litania She Is Not Alone, nel funk metallurgico di Burning Spear, con fruscii elettronici di disturbo e un fitto scampanellare atonale, e nella ripetitivita` ipnotica alla Branca (ma con un percussionismo piu` "africano") di I Don't Want To Push It. La suite strumentale The Good And The Bad crea la suspense con lunghe, ossessive sequenze di accordi iterati che si susseguono come scariche di tensione nervosa, e con i battiti nervosi, convulsi della batteria e del basso; un'atmosfera d'incubo e di attesa che si spezza nel funk incalzante del finale.
Fin da quella prima prova il segreto dei Sonic Youth era nel modo in cui accordavano le chitarre, usando ogni sorta di combinazione di "tuning".
da Scaruffi
Sonic Youth - The burning Spear
Tracklist:
a1. The burning spear
a2. I dreamed I dream
a3. She is not alone
b1. I don't want to push it
b2. The good and the bad
Neutral records
---------------------------------------
Myspace
Download here
*****
Tracklist:
a1. The burning spear
a2. I dreamed I dream
a3. She is not alone
b1. I don't want to push it
b2. The good and the bad
Neutral records
---------------------------------------
Myspace
Download here
*****
2 commenti:
Mmh, forse il più debole di tutti i dischi dei SY, troppo pulito rispetto a "Confusion is Sex" (registrato con un semplice 8 piste!) e al primo "vero" disco dei SY, "Bad Moon Rising".
Però le chitarre non sono "metallicamente scordate" ma semplicemente accordate in maniera non standard.
Per chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo in quegli anni, sicuramente il disco più bello dei Sonic Youth
Posta un commento