I Madrigali Magri abitano il basso Piemonte e ne descrivono gli ambienti e le atmosfere rurali con uno stile intimo e personale; la voce di Giambeppe Succi, sussurrata e calda, recita testi permeati di lucida tensione, mentre la sua chitarra tagliente descrive suoni desolati, accompagnata da un basso pulsante e da una batteria secca e decisa. Una musica a volte tetra, che introduce in un mondo immobile fatto di solitudini, inverni e nebbie descritti con frasi secche, che arrivano subito al punto, pur lasciando molto spazio ai suoni e legandosi con questi ultimi in maniera profonda; esemplare è Sognidoro, forse il miglior pezzo del disco, in cui la voce è registrata ad un volume basso, ma è urlata con una foga e una rabbia di fronte alla quale è difficile rimanere insensibili. Sono proprio i sensi e le emozioni a dominare il disco, senza mai forzare la mano, senza mai incappare in quell'ovvietà comune a troppo cantato italico, anche grazie all'aiuto di intermezzi strumentali posti attraverso tutto il disco: blues involuti, acide distorsioni e accenni scomposti che mantengono alto l'interesse dell'ascoltatore; canzoni come Isolami, Fosca (con un testo tratto da una pagina di Carver) e Breve mostrano come esista musica d'autore in italiano innovativa, personale e scevra da sudditanze esplicite, capace ancora di dare forti emozioni: i Madrigali Magri ne sono un ottimo esempio.
da Sodapop
da Sodapop
Madrigali Magri - Sognidoro
Tracklist:
01. Isolami
02. Trance
03. Borderline
04. Strada secondaria
05. Ominide
06. Punti cardinali
07. Sognidoro
08. Fosca
09. Megacasma
10. Palombari
11. Breve + Madrigale per chitarra e trapano [ghost track]
MadMag
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1 commento:
meglio tardi che mai
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