Rimediamo subito ai danni: quelli che di voi hanno scaricato l'ep Geisha che doveva essere dei 2+2=5, e che invece loro non era, non buttino via niente. Cambino solo nome alla cartella e ci schiaffino questa bella copertina, perchè il vinile in questione non è affatto male. Loro sono un oscuro trio finlandese che credo abbia dato alle stampe solo questo 12" e che si produce, con discreti risultati, in un synth pop minimale dal piglio danzereccio. Atmosfere darkeggianti e un bel cantato femminile corredano gli undici minuti che compongono il disco. Se avevate dei dubbi, ora sapete che anche in Finlandia ci sono stati gli anni '80.
Geisha - Kesä
Tracklist:
a1. Kesä a2. Aavelaiva
b1. Pojat b2. Kesä (dub)
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Il Teatro Degli Orrori e gli Zu uniscono le forze in uno split stampato su vinile 10" in sole 666 copie numerate (dentro ogni disco ci sarà anche un CD con entrambi i pezzi per chi non ha il giradischi). La grafica (disegnata da Scarful) rende bene l'idea del contenuto: due meduse tentacolari che s'intrecciano in un mare dentato. Perché oltre a voler condividere il supporto fonografico, Zu e Teatro Degli Orrori hanno condiviso le musiche, l'intreccio è doppio. Pier Paolo Capovilla ha cantato e i musicisti dei gruppi hanno suonato in entrambi pezzi.
Rettifico totalmente quanto scritto nel post precedente sui 2+2=5: è vero, quel 12" non è loro, e adesso ho anche scoperto chi l'ha pubblicato. Per questo ep, invece, dobbiamo ringraziare tutti quanti in coro un lettore (nonchè curatore del blog Al caffè) che, con estrema gentilezza, ha caricato e fotografato il vinile in questione. Le coordinate del gruppo sono più o meno le stesse dell'album d'esordio, se si esclude la novità rappresentata dall'utilizzo della lingua italiana, preferita all'inglese dell'anno prima. L'atmosfera è sempre quella cupa e gelida alla quale ci avevano abituati, ma stavolta le liriche si fanno ancora più malinconiche, introspettive, e il cantato più solenne (che in Haiku ricorda vagamente quello di Miro Sassolini). Il tratto più caratteristico della loro cold wave è sicuramente quel basso pizzicato e slappato sempre in prmo piano. Tutto sommato non male neppure questo lavoro, anche se probabilmente ci sono meno episodi fortunati rispetto al primo disco.
2+2=5 - Rayographie
Tracklist:
a1. Haiku a2. So 11 a3. Rayographie
b1. Haiku b2. La leggenda di Sennefer e Anthar b3. Abbracciati
Dovete sapere che prima di vendere l'anima al diavolo (i soldi, come sempre) e di iniziare a fare canzonette zuccherose, gli Hives spaccavano i culetti e facevano un punk rock bello tirato dalle evidenti influenze garage. Questo mini cd del 1996 non è ancora al livello di Barely Legal, ma rimane comunque un eccellente disco d'esordio che dimostrava in pieno le potenzialità, poi perse per strada, dei cinque svedesi bianconero vestiti. Punkrockers in suit!
The Hives - Bearded lady
Tracklist:
01. You Think You're So Darn Special 02. Cellblock 03. Some People Know All To Well How Bad Liquorice, Or Any Candy For That Matter, Can Taste When Having Laid Out In The Sun Too Long - And I Think I Just Ate Too Much 04. How Will I Cope With That? 05. Bearded Lady 06. Let Me Go
Un altro bel gruppetto della Torino hardcore, anch'esso figlio degli anni '90. Hanno sempre gravitato intorno al Paso e si sono resi protagonisti di show memorabili, anche fuori dai confini nazionali. La loro prima vera produzione, se si escludono le due demotape autoprodotte, risale al 1995, quando pubblicarono, per la francese Panx, Ar-Cor che raccoglieva su cd proprio quelle prime registrazioni. I ragazzi riuscirono poi a dare alle stampe, tra mille difficoltà, ancora due ep e un full length: Isterico nel 1997, Topo volante nel 1998 (anche se registrato nel 1996) e, dopo un cambio di formazione, Conversazioni (2001), album nel quale compariranno per la prima volta inserti elettronici che, pur senza stravolgere l'attitudine punk-hardcore del gruppo, faranno comunque storcere il naso ai fan della prima ora. Uscirà per ultimo 10, mega raccolta-tributo su due cd: nel secondo c'è quasi tutta la loro discografia rimasterizzata (mancano solo una decina di canzoni di Conversazioni), mentre il primo disco vede gruppi dal background più svariato coverizzare brani celebri della band. Io, nel dubbio vi metto tutto, poi vedete voi cosa scaricare... Ah, dimenticavo, gli Arturo fanno hardcore vecchia scuola veloce veloce col basso superpompato, proprio come gli hanno insegnato i loro concittadini CRUNCH. Testi intelligenti e ossa rotte.
Arturo - Settembre
Ar-cor #1995
Tracklist:
01. Ancora 02. Walzer 03. Lei 04. Incubi 05. Giorni Lontani 06. Anarcoma 07. Vendetta 08. A.C.R. 09. Castellani 10. Senza Parole 11. Guarda 12. Pound 13. Fermo 14. La Vespa 15. Dimmi Cosa Vuoi 16. Vivere o morire 17. Attitudine punk 18. Rifiuto (bonus track)
01. Oggi non ci sono 02. Rincorsa 03. Favola 04. Libero 05. Pagheremo sempre 06. S.c.s. 07. Isterico 08. Silvia 09. Spazi vuoti 10. Azione violenta 11. Non c'è pace per noi (IMPACT cover)
Autoprodotto --------------------------- Download here
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Topo volante #1998
Tracklist:
a1. Rifiuto a2. Cervelli di Pongo a3. Fuori a4. Via da qui a5. Parole d'odio a6. Pimperepettennusa
b1. Topo Volante b2. Grida di libertà b3. Dietro le barricate b4. La macchina b5. Ics
Autoprodotto/ E.U. '91 produzioni ----------------------------------- Download here *****
Conversazioni #2001
Tracklist:
01. Settembre 02. Conversazioni 03. LaMi&Re 04. Indecifrabile 05. Verde 06. Nel film 07. Pretese 08. Arturo 09. Velluto 10. Alcolica 11. Limpido 12. Nel vuoto 13. Mildred 14. Semaforo 15. Sbagliato 16. Recharge 17. Tagliaerbe 18. feat. QUINTOPIANO
01. PERTURBAZIONE - Settembre 02. THE SHIFTY SPLIT WITH LAZAR - Lamiere 03. ILLOGIK PART TWO - Tagliaerbe 04. DJ Y - Decifrabile 05. ROLLERS INC. - Semaforo 06. QUINTOPIANO - Lamiere 07. ILLOGIK PART TWO - Indecifrabile 08. LAME - Lame 09. C: - Alcolica 10. SKRUIGNERS - Pagheremo Sempre 11. REDRUM - Topo Volante 12. PHP - Fermo 13. LAMATEMATICA - 17 Incubi 14. CONFUSIONE - La Vespa 15. INSULINA - Giorni Lontani 16. ARSENICO - Verde
CD 2
01. Settembre 02. Conversazioni 03. Lamiere 04. Indecifrabile 05. Verde 06. Alcolica 07. Semaforo 08. Tagliaerbe 09. London 10. 1974 11. Ancora 12. Walzer 13. Lei 14. Incubi 15. Giorni Lontani 16. Anarcoma 17. Vendetta 18. A.C.R. 19. Castellani 20. Senza Parole 21. Guarda 22. Pound 23. Fermo 24. La Vespa 25. Dimmi Cosa Vuoi 26. Spazi Vuoti 27. Oggi Non Ci Sono 28. Favola 29. Libero 30. Isterico 31. Azione Violenta 32. Silvia 33. Pagheremo Sempre 34. Rincorsa 35. SCS 36. Non C'è Pace Per Noi 37. Rifiuto 38. Cervelli Di Pongo 39. Fuori 40. Via Da Qui 41. Parole D'Odio 42. Pimperepettennusa 43. Topo Volante 44. Grida Di Libertà 45. Dietro Le Barricate 46. La Macchina 47. Ics 48. Vivere O Morire (live studio version) 49. Attitudine Punk (live studio version) 50. Rifiuto (live studio version)
Kimera / Riot records --------------------------------- Download here
Frammenti nascono nel 1991 a Torino, all’attivo 6 album e 15 anni di attività live sui palchi di tutta Europa. Frammenti, negli anni novanta, hanno contribuito a scrivere la storia dell’hardcore punk italiano costituendo un vero e proprio punto di riferimento nella scena underground. Distinguendosi per la poesia dei testi in italiano e le sonorità eclettiche tra wave italiana, primissimi SONIC YOUTH e il pop progressivo di AREA e STORMY SIX, apriranno la strada a nuove tendenze musicali quali emo e post rock italiano, distribuendo più di 10.000 copie di dischi in vinile. L’attitudine libertaria porta Frammenti a frequentare e a vivere di persona le realtà antagoniste italiane ed europee, creando una rete di collaborazioni che li porterà ad esibirsi su più di quattrocento palchi. Nel 2005 l’etichetta Riot Records decide di raccogliere tutto il materiale del gruppo per pubblicarlo in una raccolta antologica dal titolo Let’s twist again like we did last summer. La collaborazione iniziata nel 2003 con il musicista Daniele Pagliero, inaugura un nuovo corso artistico all’interno della band: i brani si fanno più onirici e sperimentali, le chitarre più graffianti e aggressive, i ritmi più cadenzati e profondi, lo stile più libero e maturo. Il risultato è l'ultimo ep, peraltro mai pubblicato, Propizia è perseveranza, prima del definitivo (?) scioglimento. dal sito
Frammenti - Scivolando via
Let's twist again like we did last summer 1992-2003 #2005
tracks 1-4 from Corrono ginocchia sbucciate (10") #1998 tracks 5-14 from L'appeso (10") #1997 track 15 CONTRAZIONE cover tracks 16-17 from AA.VV. - New days rising #1997 track 18 from AA.VV. - Hard to believe... #1996 tracks 19-23 from Attento ragazzo stai sanguinando! (7") #1994
Tracklist:
01. Non senza mano cattiva 02. Dicevano di noi 03. L'uomo nero 04. … 05. Quello che ho 06. Anagrammandoti 07. Nadine 08. 1708 09. Pace non vuol dire solo niente guerra 10. Un altro inverno 11. Scivolando via 12. Amore e rabbia 13. Braccia 14. Trentanovequaranta 15. Metropoli 16. La ballata del Pinelli 17. Qui al chiuso 18. Tagliati in due 19. Taglio netto 20. Equilibrio instabile 21. Divorami 22. Distruggi la tua noia 23. 23/7/1992
Quasi per caso mi trovo a recensire il secondo (ed il terzo) disco di pura psichedelia in meno di ventiquattro ore. Quelle che state per scaricare sono le prime due registrazioni del combo con base a Treviso, ognuna composta da un'unica traccia di venti minuti (che sembrava brutto interrompere per motivi commerciali). Si tratta di free jam eseguite e registrate live in sala prove, e se Tenebroso è un lungo viaggio spaziale dal forte gusto jazz, in Rennes le château si può apprezzare meglio il retroterra rock dei musicisti. Gli Squadra Omega autodescrivono sarcasticamente il loro suono come quello di una vecchia orchestra cosmica ubriaca mixata con i rumori di un modem a 56k. Più realisticamente i nostri si dimostrano devoti tanto al free jazz SUN RAniano che allo space rock di marca HAWKWIND, che impastano con abbondanti dosi di psichedelia à la GRATEFUL DEAD. Un'esperienza psico-sensoriale da non perdere (soprattutto dopo averli visti in azione l'altro giorno allo Zecchino d'Oro dell'Underground), regalataci da personaggi già conosciuti nella scena punk hardcore: in pianta stabile, infatti, figurano membri di WITH LOVE e THE MOJOMATICS, mentre in Tenebroso ha prestato braccia e gambe anche il batterista degli statunitensi THE INTELLIGENCE. Applausi dunque per la versatilità mostrata dai musicisti e per la scelta di distribuire gratuitamente il loro materiale sul web.
Tenebroso #2008
Tracklist:
01. We're still building airplanes around people 02. Why the godless hates these books
Per spezzare un po' il ritmo, ci occupiamo oggi di un gruppo e di un album che hanno contribuito a rendere immortali gli anni '70 del rock. Più precisamente la loro declinazione psichedelica e lisergica: gli Hawkwind infatti possono vantarsi di essere considerati i padri fondatori dello space rock. Il nuovo sottogenere, il cui nome aiuta a intuire le coordinate sulle quali ci stiamo muovendo (diversi sono infatti i richiami fantascientifici), deve molto al progressive rock, al quale si ispira soprattutto per certi eleganti fraseggi chitarristici. Ma la novità, incarnata dal gruppo inglese (al quale si unirà nel 1972 anche un certo Lemmy Kilmister), è tutta nelle cavalcate allucinogene e ossessive che sembrano voler creare un varco spazio-temporale per entrare in contatto con il cosmo, nell'uso sperimentale delle chitarre e dei sintetizzatori che duettano all'infinito con sax e flauto, nei suoni acidi, primitivi e un po' lo-fi che contraddistinguono le loro composizioni. I nostri passeranno alla storia per esibizioni epiche della durata di 3-4 ore durante le quali stordivano e annichilivano totalmente l'ascoltatore, anche mediante l'utilizzo luci, scenografie e coreografie ad hoc. Per chiarire ulteriormente le loro intenzioni i sei adoperarono anche quello che Wikipedia definisce un espediente commerciale: sul retro della copertina scrissero infattiTECHNICIÄNS ÖF SPÅCE SHIP EÅRTH THIS IS YÖÜR CÄPTÅIN SPEÄKING YÖÜR ØÅPTÅIN IS DEAD che, con quell'uso ripetuto di segni diacritici (Umlaut), voleva richiamare alla mente l'immaginario teutonico. Questa, ovviamente, è la ristampa, rimasterizzata digitalmente su cd, dell'originale vinile pubblicato nel 1971, arricchita da 3 spettacolari bonus tracks, tra le quali spicca la splendidaSilver Machine. Have a nice trip.
Hawkwind - Adjust me
*Bonus tracks
Tracklist:
01. You Shouldn't Do That 02. You Know You're Only Dreaming 03. Master Of The Universe 04. We Took The Wrong Step Years Ago 05. Adjust Me 06. Children Of The Sun 07. Seven By Seven (Original Single Version)* 08. Silver Machine (Original Single Version)* 09. Born To Go (Live Single Version Edit)*
EMI records ---------------------------------- Download here
Testi politicizzati, voce urlata e roca che si apre occasionalmente in passaggi più melodici, come melodiche sono le trame chitarristiche, pur nel loro furore distorto e nell'incessante carica di questo attacco di 25 minuti. Hardcore punk, insomma, di quello che oramai ci accompagna da un decennio sotto l'influenza esercitata dalla scena californiana. Gli spezzini Evolution So Far se ne fanno ancora una volta interpreti, sfornando un disco che verrebbe quasi da definire puntuale se non fosse per l'aspetto impomatato della parola. Le canzoni infatti sono precise, curate, proprio come ci si aspetterebbe da un buon disco di hardcore melodico. Ben suonate, dagli arrangiamenti vari e con una voce adatta. Fondamentalmente scevro da influenze metal, essendo dichiaratamente più vicino all'estetica di gruppi come 7 SECONDS, GOOD RIDDANCE e STRIKE ANYWHERE, molto del materiale presente in The armies of bitterness non stonerebbe in stile sui vecchi Punk'o'Rama di casa Epitaph. A volerlo proprio trovare, il problema del gruppo risiede fondamentalmente nel fatto che qualche pezzo sa un po' di già sentito, sia in quanto a soluzioni adottate, sia in alcuni casi per le melodie. Nonostante questo, anche grazie alla durata azzeccata, gli Evolution So Far riescono a produrre un lavoro convincente e solido, che potrà sicuramente farsi apprezzare dagli amanti del genere.
01. How it goes 02. Postcard from tomorrow 03. Don't worry and love the bomb 04. What the fuck are you laughing at 05. Wrath of the martyr 06. Fear of a right planet 07. Baghdad recall 08. American dreamer 09. Reverse! 10. Nothing but the fall 11. Aversion therapy 12. A short account on the universe
Gli apriliani The Bone Machine raccolgono qui il meglio della loro prima produzione: un cocktail mortale di rock'n'roll, rockabilly, psychobilly, suggestioni sataniche da fumetto anni '60 e pura blasfemia etilica, rigorosamente cantato in italiano dal funambolico axeman Jack Cortese, ex-MONKEY'S FACTORY già GOZZILLA. Ingurgitate maledetti, non c'è nulla come loro. In questo album dal titolo emblematico troverete il re-pressing integrale del 7" Il diavolo l'ha preso più un'infinità di compilation tracks e il lato Bone Machine dello split con i nipponici MELT BANANA in cui Dynamite Anna canta 4 scheletri ballano il tango della morte in giapponese. Elvis is the reason!
The Bone Machine - Forse sei già morto e non lo sai
Tracklist:
01. The bone machine stomp 02. Abbiam portato birra alla tua festa 03. Il diavolo l'ha preso 04. Non scavate quella fossa per Bill 05. Maledetto rock'n'roll 06. 4 scheletri ballano il tango della morte (feat. Anna Dynamite) 07. Forse sei già morto e non lo sai 08. Le porte dell'inferno 09. Il bar del morto 10. Siam la banda che suona le tue ossa 11. Il diavolo l'ha preso (primitive version) 12. Ghost track
Ringraziando innanzitutto questo intraducibile blog russo (tipo Il Diario di Basilsk, se Google translate non sbaglia), sono lieto di proporvi una mastodontica compilazione che raccoglie alcuni dei più grandi progetti italiani di musica industriale. Uscita originariamente su 4 cassette e in 100 copie nel 1996, questa è invece la ristampa su cd del 2004 (150 copie), sempre per la magnifica label Old Europa Cafè. Dentro 8 (one man) band, più o meno conosciute, che mischiano noise, powerelectronics, ambient e sperimentazione. Degne di citazione: Sshe Retina Stimulants e Apocalypse Fanfare, progetti paralleli dei due membri dei SIGILLUM S (Paolo Bandera e Eraldo Bernocchi), e il più conosciuto terrorista del suono Atrax Morgue. Unica piccola pecca: i file non sono stati tagliati, per cui a ogni band corrisponde una sola traccia. [file aggiornati 4/6/2013] Mandate a nanna i bambini e buon ascolto!
Tracklist:
CD I
1-01. Murder Corporation - Selfdestroyed
1-02. Dead Body Love - Infested Tissue 1-03. Dead Body Love - The Tower Of Severed Limbs
2-01. Atrax Morgue - To Eliminate 2-02. Atrax Morgue - Baby Turns Red 2-03. Atrax Morgue - Wake Up And Die 2-04. Atrax Morgue - Bloodthirsty 2-05. Atrax Morgue - In Search Of My Head 2-06. Atrax Morgue - Executioner 2-07. Atrax Morgue - Disgraceful Action 2-08. Atrax Morgue - Epilogue
2-09. Bad Sector - Flesh Into Flesh 2-10. Bad Sector - Contaminated 2-11. Bad Sector - Möhr 2-12. Bad Sector - Frequencia De Linea 2-13. Bad Sector - Over Heating 2-14. Bad Sector - Droo - Noo 2-15. Bad Sector - For ( ; ; )
Un anno: tanto bastò ai 5° Braccio per entrare di diritto nella storia del punk hardcore nostrano. Un po' perchè l'anno in questione è il 1982 e loro si fecero trovare pronti ad accogliere per primi i nuovi suoni che arrivavano da oltreoceano. Un po' perchè nella band hanno militato personaggi che confluiranno di lì a poco in nuove e altrettanto importanti band hardcore dello stivale (NEGAZIONE, DECLINO, CONTR-AZIONE, KOLLETTIVO e PANICO). E un po' anche perchè la forte connotazione politica dei loro testi era ancora poco conosciuta in Italia. Peccato solo che i torinesi non siano riusciti ad incidere neanche un solco su vinile, fatta eccezione per Mai più tortura inclusa nello storico sette pollici Papi, Queens, Reichkanzlers & Presidennti su Attack Punk records. Numerose invece le loro partecipazioni a tape compilation d'annata tra le quali Assillo Politico e Torino 198x. Tax (chitarra) e Orlando Furioso (basso poi batteria) si allontanarono dalla band, causandone lo scioglimento, all'inizio del 1983, perchè contrari all'impiego di abusati slogan politici. Risolsero subito il problema fondando i NEGAZIONE. E sticazzi direi. Per la cronaca, il nome di questa demotape è tratto dall'omonimo centro d'incontro che ospitò i primi germogli della scena punk hardcore torinese (Collettivo Punx Anarchici), mentre quello della band si riferisce al braccio del carcere di San Vittore all'epoca riservato ai detenuti politici, il quinto appunto.
5° Braccio - Punkaminazione
Tracklist:
01. Pisceremo sulle vostre tombe 02. Punkaminazione 03. Sopravvivenza 04. Ricambio umano 05. Allucinazione metropolitana 06. Okkupazione 07. Rabbia e disperazione 08. Mai più tortura 09. Repressione 10. Fai qualcosa
Autoprodotta ------------------------------------- Download here
Storica band modenese di punk rock demenziale della quale è raccolta qui l'intera discografia: dall'lp Pislas (1993) alla prima tape La prima Paolino (1988), passando per il mini-lp Fetta (1991) e l'ultimo ep Le bestie feroci del circo (1994), con l'aggiunta di un brano live inedito. In linea di massima fanno rock ma sono evidenti le influenze punk (soprattutto nei pezzi più tirati) e ska. Ovviamente non è questo il lato forte del gruppo, che peraltro dimostra una discreta capacità tecnica, ma i testi: i cinque sono riusciti infatti a stigmatizzare situazioni e personaggi che, seppure guardati con gli occhi degli anni '90, la loro sagace ironia riesce a rendere attualissimi (Tafferugli, Hey tu, L'opinionista, Il vigile, Extracomunitario, Discotecaro...). Apparentemente la loro sembra solo una passione per gli aspetti più insignificanti e comuni della vita quotidiana, ma in realtà in diversi momenti la band fa vedere di non ignorare neanche le tematiche politiche e sociali (A.N.D.S, Fetta, Extracomunitario, Ics), come dimostra anche il loro legame con lo spazio sociale Libera, da poco sgomberato. C'è da dire che, probabilmente, se avessero avuto creste e spilloni non sarebbero stati capaci di scrivere testi così pieni di demenza. Unica avvertenza, fate attenzione perchè se per caso vi venisse la malsana idea di masterizzare questo raccolta su un cd normale avreste qualche problemino: la durata totale è di 94 minuti. Ma non ditemi che non ciavete laipod?
Paolino Paperino Band - Fetta
*Tracks 1-14 from the lp Pislas (1993) *Tracks 15-19 from the mini-lp Fetta (1991) *Tracks 20-23 from the mini-lp Le bestie feroci del circo (1994) *Tracks 24 previously unreleased *Tracks 25-31 from the tape La prima Paolino (1988)
Tracklist:
01. A.N.D.S. 02. Tafferugli 03. Tonnoplast 04. Hey Tu 05. La Mela 06. La Pentola 07. L'Opinionista 08. Le Bestie Feroci Del Circo 09. Stronzi 10. Vigile 11. Extracomunitario 12. Troietti 13. Maicol 14. Alcool Puro 15. Fetta 16. Compagno Cittadino 17. Assto 18. Porno Tu 19. Bimbi Morti 20. Discotecaro 21. Patata Malata 22. X 23. Carabiniere 24. Ics (live 1988) 25. Candy's 26. Gilda 27. Ignorante 28. Ivo 29. Chanson D'Amour 30. Capelli 31. I Migliori Siamo Noi
Oscura formazione pesarese che oltre a svariate apparizioni in compilation oi! ha prodotto esclusivamente questo sette pollici per la Dischi Storti. A dispetto del nome i punx marchigiani ci sanno davvero fare e sfornano sei pezzacci di punk hardcore tarellone e ben suonato, che sembra non recare traccia dei trascorsi oi! della band (eccezion fatta per la skunkeggiante I tempi son cambiati e qualche coretto tipicamente stradaiolo). Un vinile di tutto rispetto che merita di essere affiancato ai grandi nomi dell'hardcore italico che fu, ma che stupisce sia andato all'asta su ebay per cifre astronomiche (nel 2007 è stato venduto a 710 fucking dollaroni!!!). Noi cani accontentiamoci degli emmepitrè a 320.
Cani - Psicoguerra
Tracklist:
a1. Guai a voi! a2. Psicoguerra a3. Questa e'la tua vita
b1. Di che parli? b2. D.d.t. b3. I tempi son cambiati
Dischi Storti ------------------------------------ Download here
Dodici minuti di thrash core indemoniato e orgogliosamente andergraund. Mettetici pure dentro, quindi, tutte le influenze punk che contano: D.R.I., S.O.D. o anche i più recenti BONES BRIGADE. Ma non dimenticate che i ragazzi amano anche il metallo e hanno ascoltato tonnellate di ANTHRAX e soci. Nessuna velleità tecnica o attitudine da poseur ma una sincera voglia di divertirsi sgomitando e facendo headbanging, pur senza ignorare tutto lo schifo che ci circonda. Questo, dopo la partecipazione ad una compilation antifascista, è il primo lavoro dei cinque romani, tra i quali vi sono membri di TEAR ME DOWN e CHARLIE. Thrashers hate police!
Oss - I can't sleep
Tracklist:
01. Intro 02. Sweet Dream Of Revenge 03. Not A Good Friend 04. Born Alone 05. Open Your Eyes And Suffer 06. Feel Your Darkness 07. The Structure 08. Thrashers Hate Police 09. I Can't Sleep
"...E questo eccezionale fonografo, costruito appositamente per la stereofonia, le rivelerà sensazioni acustiche fino ad ora impensabili". É così che, intervallato da interessanti istruzioni sui vantaggi della stereofonia tratte dal Reader's Digest 1975, va presentandosi questo album self titled dei Redrum senz'altro da notare. Direttamente dalla floridissima scena torinese, con un'eredità che vanta nomi come quello degli ARTURO (Alfonso alla voce) ed una produzione firmata dal PERTURBAZIONE Cristiano Lo Mele, l'alone di genialità che gravita attorno ai Redrum si intravede già dal monicker, infatti squisitamente tratto da quel capolavoro di Shining; invertite l'ordine delle lettere e guardatevi la pellicola di Kubrick, se per caso vi mancasse questo immancabile tassello. Ma bando alle ciance. Quello dei Redrum è definibile come un rock'n'roll hardcore, in quanto riesce ad unire riffs impertinenti a voci e motivi tipicamente old school; traendo quindi spunti da entrambe i generi, e senza che nessuno dei due risulti predominante sull'altro, tutti i brani del disco riescono ad avere un piglio assolutamente immediato. Le registrazioni ovattate e graffianti, poi, contribuiscono a rendere The Redrum particolarmente efficace sia nel messaggio sia nello stile che vuole proporre. Tra un Invito A Cena (con Belzebù), L'Impossibile (nell'impossibile) più Cinghiate in non-chalance e bon voyage, trascorre così la neanche mezzora di un disco assolutamente genuino e dall'ascolto obbligato. Non vi bastasse il muso dei Redrum, infatti, date un'occhiata alle partecipazioni: Luigi "Gigio" Bonizio di ARTURO e C.O.V. su Cinghiate, Gigi Giancursi dei PERTURBAZIONE su Muoviti, o ancora Andrea Appino degli ZEN CIRCUS e Paolo Rossano dei LAMATEMATICA. Una canzone è più accattivante dell'altra, però il culmine dell'album si raggiunge forse all'estremo finale del medesimo, nell'esplosiva tredicesima traccia emessa dopo il "segnale di taratura" di quindici secondi. Se avete amato gli ARTURO e siete seguaci del filone in stile DIE! allora amerete anche i Redrum. Puntateci. "Riascolti questo disco, lo faccia sentire ai suoi cari e ai suoi amici". Troublezine
The Redrum - Quello che vuoi
Tracklist:
01. Track 1 02. Quello Che Vuoi 03. Track 3 04. Veroina 05. L'Impossibile 06. Muoviti 07. The Murder 08. Invito A Cena 09. Devianze 10. Track 10 11. Affermazione 12. Cinghiate 13. Track 13