Indiscutibilmente la miglior pop punk band della penisola. Fedeli seguaci dei tre accordi di scuola RAMONESiana e del punk rock melodico à la QUEERS, i quattro spezzini raccolgono qui il meglio della loro produzione nei 7 anni del titolo. Questo cd verrà poi rimasterizzato da Mass Giorgini nel 2004 e ripubblicato con una tracklist completamente differente (lo potete scaricare qua), senza molti dei pezzi presenti in questa compilation uscita su KOB. Gabba Gabba Hey!
The Manges - Ruin myself with road to ruin
Tracklist:
01. Mandy 02. Zombie 03. My direction 04. Do my stuff 05. Only you are the girl that hits the gas 06. She's a punk 07. Oh, Mary 08. Break up your radio 09. Summer's gone 10. Ruin myself with road to ruin 11. Teenangel 12. Melissa is a rockabilly rebel 13. I hate you, David 14. Time bomb 15. The only cool girl in ladbroke grove 16. Manges are back! 17. Richie's party 18. Me or you 19. Munster beat 20. Dunkin' donna 21. Rocket to you
Questa e' la ristampa su vinile dell'omonima cassetta autoprodotta uscita nel 1984. Sono pezzi scritti nell'arco di poco piu' di un anno, molti dei quali, riregistrati in uno studio vero, finiscono l'anno seguente sull'lp Irreale Realtà. Il nastro originale e' stato riequalizzato nei giorni 7/8 marzo 1992 al Synergy studio di Beppe Crovella con l'aiuto di Pippo (che botta!!). Non abbiamo voluto fare un "ripescaggio da preistoria". Questo e' un piccolo cerchio che si chiude. Un piccolo cerchio racchiuso in altri cerchi piu' grandi e che a sua volta ne contiene tanti altri piu' piccoli. Questo e' il piccolo cerchio di Giampiero, Alberto, Sergio: dei Kina 1984.
LE FORBICI come nuovo strumento SIMBOLICO di LOTTA contro qualsiasi forma sistema di CONDIZIONAMENTO, al fine quindi di NEUTRALIZZARE nella propria VITA qualsiasi SCHEMA. Il ragazzo seduto di spalle, vittima di una SOCIETA' CONDIZIONATRICE (la sua testa sostituita da un TERMINALE o MONITOR TV) raggiunge la propria LIBERAZIONE tagliando i collegamenti innestati nella sua TESTA CATODICA con le forbici, sfuggendo così dagli SCHEMI IMPOSTI dalla "GRANDE MACCHINA"... Un tema alla 1984 quindi!
Solo un pazzo come il pioniere dell'industrial Monte Cazazza, poteva far ascoltare e recensire una raccolta delle sue produzioni musicali al suo psichiatra, per inserirla poi come prima traccia del cd. L'esito non poteva essere più scontato: dopo aver elencato tutti i disturbi dai quali il suo paziente è affetto, lo psichiatra definisce la sua musica come "totalmente cacofonica", "un casino sonico". E per quanto non mi fidi del gusto musicale di uno strizzacervelli, bisogna ammettere che il nostro non ha tutti i torti. I rumorismi, i campionamenti, i tappeti sonori e le litanie blasfeme di Monte Cazazza, infatti, raramente raggiungono le vette toccate dai principali protagonisti del movimento industrial, nonostante egli possa vantare una proficua collaborazione, nella prima fase della sua carriera, con i THROBBING GRISTLE. Non a caso, i brani migliori di questo raccolta arrivano proprio dai primi due 7", registrati e pubblicati da Monte insieme ai T.G. per la storica Industrial records. E' più probabile, comunque, che egli passi alla storia per aver coniato il termine "industrial" che per meriti prettamente musicali. Buon ascolto?
Monte Cazazza - Kick that habit man
* tracks 02-03 from the 7" To mom on mother's day #1979 * tracks 05-08 from the 7" Something for nobody #1980 * tracks 10-11 from the 7" Stairway to hell/Sex is no emergency #1982 * tracks 15-17 from the lp First strike #1986 with THE ATOMSMASHERS
Tracklist:
01. Psychiatric Review 02. To Mom On Mother's Day 03. Candy Man 04. Rabid Rats (Vietnam) 05. Distress 06. Mary Bell 07. Kick The Habit Man 08. First/Last 09. Tiny Tears 10. Stairway To Hell 11. Sex Is No Emergency 12. A Snitch Is A Snitch 13. Six Eyes From Hell 14. Liars (Feed Those Christians To The Lions) 15. A Is For Atom 16. If Thoughts Could Kill 17. Mark Of The Devil 18. Climax
The Grey Area ----------------------------------- Download here
Bisogno di presentazioni? Nabat, i lettori di Radio Molotov. Lettori di Radio Molotov, i Nabat. Rara compilazione su cd che raccoglie materiale preso dai due 7" d'esordio, dal bootleg Generazione 82, più qualche brano sparso. Il Punk a Bologna.
Nabat - Scenderemo nelle strade
* tracks 01-05 from the 7" Scenderemo nelle strade #1982 * tracks 06-09 from the 7" Laida Bologna #1983 * tracks 10-15 from the 7" Generazione 82 #1992
Tracklist:
01. Scenderemo nelle strade 02. Senza soldi senza casa 03. Asociale Oi! 04. Lavoro 05. Shock nelle case 06. Laida Bologna 07. Potere nelle strade 08. Lunga vita ai ribelli Oi! 09. Troia! 10. Skins & Punks 11. Fotti i poseurs 12. Nichilistaggio 13. Generazione 82 14. Legioni ad orologeria 15. Zombie rock 16. No armi 17. Kill police 18. Nichilist Nabat 19. Fotti il papa
Campane A Stormo records ------------------------------------- Myspace Download here
Ampliamo la sezione demo con i primi vagiti dei romani Inferno, che precedono l'uscita dello splendido Sci-fi grind'n'roll, nel quale verranno riproposti i tre brani in questione, stavolta con una registrazione professionale. In ogni caso: sticazzi. Se questa doveva essere solo una prova, era chiaro già all'epoca che i cinque avevano le palle quadre. Tre bombe a mano che buttano all'aria qualsiasi discorso su accostamenti/influenze/generi e annichiliscono letteralmente l'ascoltatore a suon di tempi dispari, urla isteriche, riffoni esagerati, accelerazioni grind e sintetizzatori cibernetici. Provare per credere.
Niente di imprescindibile. Solo i tre punkrockers più farciti della penisola che decidono di registrare una session in presa diretta, durante la quale sciorinano i brani più conosciuti della loro discografia (Chiusi Dentro compreso). Birra, Mendez & rock'n'roll!
Derozer - Bar
Tracklist:
01. Branca Day 02. Alla Nostra Età 03. Canzone Ska 04. Chiusi Dentro 05. Tu Lo Sai 06. 2100 07. 144 08. Nuova Generazione 09. Bar 10. Vento 11. Cielo Nero 12. Mondo Perfetto 13. Mururoa 14. Pubblicità 15. Straniero 16. Suzy 17. Cuore Brucia 18. Il Ballo Dei Potenti 19. Fedeli Alla Tribù 20. TG 21. Lungo La Strada 22. Commando (RAMONES cover)
Se volete un bell'antidoto contro il grigiume autunnale che ci circonda, non avete che da ascoltare questo primo e brevissimo album dei californiani Zodiac Killers. I classici tre accordi vengono usati per produrre un punk rock'n'roll supersonico (di scuola RIP-OFFS) condito da testi ironici e provocatori, che vi faranno tornare il sorriso in men che non si dica. L'unica cosa che non riesco a capire, nonostante l'indiscussa qualità della band, è perchè qualcuno stia provando a vendere questo album a più di 80$ (...sarà che ebay è un mondo di pazzi). Have your thrilling experience!
The Zodiac Killers - Die tonight
Tracklist:
01. Nazi Interrogation 02. Somebodys Gettin Screwed 03. Die Tonight 04. I Hate Myself 05. Sick Mind 06. Feed It To Your Mom 07. Come On + Die 08. X U Out 09. Get Away 10. Steak Knife (ANGRY SAMOANS cover) 11. Medicate Me 12. Suicide 13. [ghost track]
Continuano le sorprese su Radio Molotov: questo post inaugura infatti una collaborazione (sicuramente duratura) con il buon Raffaele, musicista e tape trader di lunga data (negli anni '90 aveva una piccola etichetta, la Contaminated Productions), ora desideroso di condividere la sua preziosa collezione di nastri. Ovviamente, non potevo che spalancargli le porte del blog. Così, eccoci (perchè scrivo io, ma le informazioni me le passa lui) a recensire una oscura formazione foggiana, attiva nel lustro 1989-1993 e spudoratamente innamorata del garage rock anni '60. La band viene fondata nel 1989 nello storico centro sociale Diskarika Okkupata, il cui impianto viene utilizzato poco dopo per registrare la prima demotape. Gli 8 pezzi che la compongono girano a meraviglia e dimostrano una notevole abilità compositiva da parte dei quattro rockers pugliesi: schegge di rock'n'roll primitivo e sporco contaminate, guarda caso, dall'irruenza del punk. Le tracce che seguono, nelle quali i nostri tengono fede alle coordinate tracciate dal demo, sono prese da un live del 1992 (con i FUZZTONES a Montesilvano) e da altre jam sessions registrate nella sala prove del centro sociale foggiano. I Neolitici si scioglieranno nel 1993, ma i suoi membri continueranno a scorazzare sui palchi per alcuni anni con formazioni dal background eterogeneo (THE PETRIFIEDS, OLTRAGGIO, RESISTENZA, TERREMOTATI). Per finire, i credits ci dicono che "questa cassetta è stata digitalizzata da Pierpaolo (con l'aiuto di Raffaele)". E doveva essere una di quelle da 90 minuti, di quelle che se le vuoi passare su cd non ci stanno...
The Neolithics - Hey girl
* tracks 01-08: Demo #1991 * tracks 09-16: Live in Montesilvano #1992 * tracks 17-28: Diskarika test-room
Tracklist:
01. Neolithic's theme 02. That's what i want 03. Loose 04. Polka dots 05. Too much love 06. The pit & the pendulum 07. Drop out 08. Hey girl 09. Long journey into the mudlights (live) 10. Blues theme (live) 11. Burning in the sky (live) 12. Neolithic's theme (live) 13. World collides (live) 14. Get out from here (live) 15. Broken string piece (live) 16. Without soul (live) 17. Fried brains 18. Oh yeah 19. Yeah long live to Diskarika 20. White rabbit 21. Away 22. G.P.U. (garage punk unknown) 23. My time 24. Get out from here 25. Burning in the sky 26. Torchlight people 27. Diskarika rooftop
Autoproduzione ---------------------------------- Download here
I Pankow sono i pionieri della musica elettronico industrial sin dai primi Ottanta, un sound al quale sono rimasti sempre fedeli nel corso della loro lunga e tormentata carriera. Sono infatti passati anni dalle ultime produzioni del gruppo, rese ancor più complicate dal trasferimento in Australia del cantante Alex Spalck. L'album nasce musicalmente a Firenze, e le idee sono state poi inviate, tramite la rete, nella terra dei canguri dove Alex ha potuto valutarne il contenuto. Pienamente convinto, il nostro è ritornato per alcuni giorni dai suoi vecchi compagni d'avventura, scrivendo ed interpretando soprattutto di notte. E di sicuro i colori che prevalgono all'ascolto dell'album sono il nero e il grigio, ombre minacciose che si dipanano per tutta la durata delle canzoni in cui ritmiche martellanti e tappeti elettronici minimali sono un autentico tormento di pathos e tensione. La voce di Alex appare veramente indemoniata, una sofferta violenza in inglese e in un graffiante tedesco con testi catastrofici, privi di qualsiasi speranza. Belli anche gli episodi in cui il sound diventa più rarefatto e così "apatico" da non mostrare alcuna via d'uscita. Ma le potenziali fughe possono essere anche brani come I Never o Flamboyant, in cui l'agitazione prende la forma di un ballo frenetico e liberatorio tra wave Ottanta e techno ortodossa. I nervosismi di questo album rimandano principalmente ai più suggestivi EINSTURZENDE NEUBAUTEN ma anche ad alcuni episodi electro cari a FRONT LINE ASSEMBLY e SKINNY PUPPY, esprimendo un concentrato di passione e dolore che suona completamente sincero. Kataweb Musica
Pankow - I never thought of the consequences
Tracklist:
01. I can feel it 02. Kinderspiel 03. Don't 04. Wäre ich doch ein dichter 05. Ich bin (k)ein patriot 06. Life is offensive 07. I never thought of the consequences 08. Das gewicht der welt 09. Take it like a man 10. Escape from beige land 11. Tim the turtle 12. Flamboyant 13. Shutdown 14. The desperate sons from albury-wodonga
Nome della band, titolo dell'album e copertina non lasciano spazio a troppi dubbi. E la musica non delude le aspettative: sì, è hardcore suonato alla vecchia maniera. E incredibilmente somigliante ai primissimi e migliori HÜSKER DÜ (quelli di Everything Falls Apart e Metal Circus, per intenderci), senza però nascondere la palese influenza dei BLACK FLAG. Gli Holy Shit! arrivano da Milwaukee e questo è il loro primo 7" dopo una discreta demotape. Registrazione lo-fi e 11 pezzi in meno di 9 minuti. Consigliatissimo!
Holy Shit! - Social suicide
Tracklist:
a1. I love you I hate you a2. Substance abuse problem a3. Unified or separeted a4. Claras future a5. Fillin in the blanks
b1. Social suicide b2. Hotel california part 2 b3. Standing outside poseur b4. Hello? God? b5. Another great idea b6. Self expression sucks
Direttamente su richiesta di un membro della band, pubblico con piacere questo secondo lavoro del power trio friulano Male Misandria. Dopo averci preparato gli stomaci con un'intro di harsh noise puro, i nostri partono a duemila all'ora per stordirci con un mix di metallo (thrash e black) e grindcore, che richiama alla mente i fasti dei CARCASS (Dio) o degli epigoni CEPHALIC CARNAGE. Pregevoli tecnicismi e una registrazione all'altezza, fanno di questi undici minuti una più che valida dimostrazione di brutalità da parte della band. Horns up!
Male Misandria - Dio
Tracklist:
01. Enkel 02. Dio 03. Comunicazione 04. Sucks 05. Multiverse 06. Life 07. Sole 08. Siamesic Stirner 09. Noosphere 10. Ancora 11. Natural Death
L'ennesimo gioiello della collezione di Albo ci fa respirare ancora una volta l'aria dei nineties. Stavolta tocca al derby della Mole tra Church Of Violence e Distruzione. Per i primi il solito hardcore vecchia scuola un po' demente che abbiamo imparato ad amare (elaineg al revoc ied IMISSIHCIF la oirartnoc); i Distruzione, invece, non li avevo mai sentiti (mea culpa) e devo dire che la definizione "FUGAZI meets HUSKER DU sound" calza a pennello. Le brevi schegge della band torinese, infatti, ricalcano con non poca originalità gli insegnamenti impartiti da Ian Mackaye & soci, senza nascondere la loro chiara derivazione hardcore. Accorrete numerosi che non è roba facile da trovare nè da riascoltare in giro; e poi ve l'ho già detto che i rip (e i vinili) di Albo sono perfetti...
Tracklist:
a1. Distruzione - Blatera a2. COV - La mia attitudine (dubclubversion) a3. Distruzione - Correre a4. COV - Tu pensa
b1. Distruzione - Ci tengono b2. COV - Quello che vi resta b3. Distruzione - Altrove b4. COV - Siaedi
c1. COV - Figlio c2. Distruzione - X c3. COV - Apital (IMISSIHCIF cover)
d1. COV - Banchetto (NERORGASMO cover) d2. Distruzione - Luci d3. COV - Fiume di rabbia incontrollata
Amerigo Verardi è una figura storica dell’underground italiano degli ultimi vent'anni. I suoi esordi discografici sono legati ad una band di culto, gli ALLISON RUN, che nel 1987 pubblicano il mini-LP All those cats in the kitchen, miglior esordio italiano dell’anno per la maggior parte della critica specializzata. Verardi, chitarrista-cantante e compositore del gruppo, viene presto indicato come uno degli esponenti carismatici della “nuova psichedelia” in Italia. Nel ’97 viene pubblicato dalla indipendente Destination X Cremlino e Coca secondo capitolo solista per l’artista brindisino, questa volta in completa solitudine per realizzare un album in “bassa fedeltà” registrando su un 4-tracce a cassette. L’album ha critiche eccellenti (Giancarlo Susanna lo definisce “poesia in musica”) che sottolineano l’eclettismo di Amerigo Verardi nello scrivere canzoni a volte disarmanti nella loro semplicità (M.M., Earl’s Court), a volte, inquietanti e complesse (Pushpanna su tutte). Da molti considerato l'album più brillante e "barrettiano" di Amerigo; assolutamente da ascoltare!
Il bello di un blog come questo è la possiblità di entrare in contatto con altra gente malata di musica come il sottoscritto e vogliosa di condividere i propri ascolti. Per questo è stato un immenso piacere ricevere una mail di Albo che, dopo i vari convenevoli, mi ha buttato lì un link a un file intitolato "Tohc". Già il nome prometteva bene. In più lui mi assicurava che dentro avrei trovato alcuni 7" interessanti che aveva rippato da poco. Cosa c'era nel file zip? Un piccolo tesoro. Siccome non sono ancora riuscito ad eliminare il sonno dalla mia vita, sono costretto a regalarvi queste gioie col contagocce (ma mi riprometto di postarle tutte il prima possibile). Oggi è il turno di una delle migliori band della scena hardcore torinese degli anni '90, che dovreste ormai conoscere bene: i Crunch. Qua avevo messo una mega compilation su cd che raccoglieva tutte le loro produzioni precedenti. Albo invece ci regala il 7" uscito a ruota. Nella sua piccola lezione sulla scena torinese via mail, mi spiega che in questo vinile è cambiato il cantante, sostituito dall'ex-vocalist dei DISTRUZIONE (e forse anche il batterista). Quello che di sicuro non è cambiato è lo stile e la classe di questi dinosauri dell'hardcore nostrano, che qui si tolgono pure lo sfizio di registrare due cover: una è un tributo ai cugini e maestri IFIX TCEN TCEN, l'altra un insolito rifacimento di un pezzo dei Samoani Arrabbiati. I rip a trevventi sono eccellenti! Dite tutti grazie ad Albo.
Crunch - La bella storia
Tracklist:
a1. Right side of my mind (ANGRY SAMOANS cover) a2. Potresti morire domani a3. Maestro a4. L'altalena a5. La bella storia
b1. Criminoso b2. Bubba & rolla b3. Grazie del passaggio (IFIX TCEN TCEN cover) b4. Virus
Autoprodotto ------------------------------ Download here
Giusto per rimanere in tema con l'ultimo post, offro alle vostre cortesi orecchie la prima demonstration dei nostrani Il Teatro Degli Orrori. Sia chiaro, non voglio paragonare i padrini del noise a questo seppur valido progetto, formato da musicisti già noti negli ambienti andergraund, ma è innegabile che le influenze che muovono i quattro artaudiani siano quelle prima seguite e poi insegnate da SCRATCH ACID e JESUS LIZARD. Probabilmente questa è la migliore registrazione della band, nonostante la qualità audio tenga fede alla sua natura di demo: si possono apprezzare infatti i brani più fortunati dell'ufficiale Dell'impero delle tenebre, qualcuno più grezzo, qualcuno più lento, altri meno sofisticati e altri ancora con testi leggermente diversi. Insomma, versioni alternative che costituiscono qualcosa in più di una semplice curiosità.
Il Teatro Degli Orrori - Compagna Teresa
Tracklist:
01. Dio mio 02. Il turbamento della gelosia 03. Lezione di musica 04. Scende la notte 05. Compagna Teresa 06. Carroarmatorock! 07. Vita mia
Semplicemente meraviglioso questo disco d'esordio degli statunitensi Scratch Acid, autori di un noise primitivo debitore soprattutto delle malsane contaminazioni blues-punk dei BIRTHDAY PARTY. Ma dentro ci finisce anche tanto altro, come certo post punk sbilenco e oscuro (P.I.L.) o la furia primigenia dell'hardcore, che vanno ad allietare il breve (22 minuti) sermone pagano cantato dalle disperate urla di David Yow. Non a caso, Yow e il bassista Sims, non avendo nient'altro di meglio da fare, decideranno qualche anno dopo di fondare i JESUS LIZARD, per continuare il discorso interrotto con gli Scratch Acid. Abbiatelo!
Scratch Acid - Cannibal
Tracklist:
01. Cannibal 02. Greatest gift 03. Monsters 04. Owner's lament 05. She said 06. Mess 07. El espectro 08. Lay screaming
Rabid Cat ------------------------------- Download here
Gli Skiantos hanno dichiarato: "QUESTO DISCO E' DEDICATO AL NOSTRO PUBBLICO. Ingredienti: Rock puro, ironia, aggressività, tendenza, assurdità di vario genere, cretinerie...". Registrato rigorosamente dal vivo negli Studi 'Baravelli', Medicina, Bologna. Realizzato nei mesi Febbraio/Marzo 1990. "...Io vi insegno il Superuomo: egli è il fulmine e la demenza" (Friedrich Nietzsche).
01. Eptadone 02. Kakkole 03. Sono buono 04. Karabigniere Blues 05. Sono un ribelle Mamma 06. Sono rozzo sono grezzo + Makaroni 07. Io ti amo da matti (Sesso e Karnazza) 08. Io sono uno Skianto 09. Vortice 10. Ehi, ehi, ma che piedi che c'hai 11. Mi piaccion le sbarbine 12. Non voglio più 13. Sono contro 14. Largo all'avanguardia 15. Bau Bau Baby
Mai una richiesta poteva giungere più a fagiuolo. Proprio ieri sono (ri)capitato sulla pagina Internet Archive di questo intraprendente giovine: il nostro ha avuto la brillante idea di recuperare e condividere alcuni preziosi e datati nastri (sì, le vecchie musicassette), che altrimenti sarebbero andati persi, convertendoli in digitale e passandoli un minimo all'equalizzatore. Uno di questi è la prima (?) registrazione dei Church Of Violence, storico combo hardcore che ha spadroneggiato negli anni '90 torinesi e i cui membri sono poi confluiti in svariati progetti concittadini (ARTURO, PLASTINATION...). La scuola è quella e si sente: un po' di KINA e tanti NEGAZIONE per undici minuti di nostalgia in lo fi quality. Grazie C90 Treasures!
Church Of Violence - Occhi chiusi
Tracklist:
01. Intro 02. Rabbia claustrofobica 03. Istruzione alla disobbedienza 04. Occhi chiusi 05. "Sciamparata"! 06. No signore 07. Fiume di rabbia incontrollata